Cannabis a tavola? Sì, ma attenzione alla dipendenza da cibo

Cannabis a tavola? Sì, ma attenzione alla dipendenza da cibo

Cannabis nella dieta: è possibile. Chi della Cannabis Indica (dalla quale si estrae la marijuana) conosce le proprietà stupefacenti, potrebbe restare stupefatto se parliamo di inserire un’altra sottospecie della Cannabis, senza sostanza psicotropa DHC, nella dieta di tutti i giorni. A Il Convito di Curina, Siena, lo chef Giorgio Trovato propone nei suoi piatti da gourmet l’uso alimentare di questo vegetale e a questo scopo fa crescere la cannabis nei suoi appezzamenti di terreno.

Siamo a Castelnuovo di Berardenga, dove questo cuoco opera con successo. La Cannabis, dunque, può essere utilizzata legalmente nella ristorazione, come una semplice verdura, e magari diventare protagonista di una dieta ipocalorica. Cannabis nella dieta ok, ma è in agguato la dipendenza da ciboGiorgio Trovato fa questo esperimento per stuzzicare i palati più raffinati. Si tratta, secondo le sue parole, di “ottenere prodotti di altissima qualità  con una piccola produzione, controllata dagli stessi ristoratori”. Si è svolto in quest’ambito un lavoro spalla a spalla con Assocanapa. Da qui si muove per portare la canapa per uso alimentare verso un utilizzo da farsi giorno per giorno, fino a raggiungere la nostra tavola e la dieta quotidiana. Ma questa insalata sui generis conserva qualche proprietà sul nostro umore? Sì, agisce sulle malattie immunodepressive e ci aiuta a rilassarci. Parliamo di Cannabis Sativa L., pianta della quale si possono utilizzare anche i semi che sono prodotto di fine estate dei fiori femminili. Nessun pericolo per la nostra salute? Certamente. Integrare la Cannabis “da tavola” con altre sostanze nella nostra dieta significa farne un uso innocuo. Attenzione, però: ci sono nutrizionisti che ammoniscono sulla dipendenza da cibo e affermano che qualsiasi alimento, in quanto tale, può stimolare gli stessi recettori attivati nel nostro organismo dalla Cannabis Indica: quella che si fuma e non si può coltivare per gli effetti che ha sull’organismo.

Cannabis a parte: il cibo può essere considerato una droga?

Bandire il cibo dalla dieta? No, di certo. Bisogna semplicemente mangiare per vivere, non vivere per mangiare. Diversamente, il cibo diventa affine a una sostanza drogante, preme gli stessi tasti del nostro organismo. A Mestre il dottor Luigi Oliva, medico nutrizionista, ha scritto come coautore, insieme a Nazario Melchionda il libro Food Addiction, dedicato alla dipendenza da cibo. A tavola, dunque, bisogna prestare attenzione, perché si può arrivare, quasi quasi, a drogarsi. Bisogna fare una dieta integrata e con quantità controllate.

La parola all’esperto di cannabis e non solo…

Queste le parole del dottor Oliva sulla tematica qui sviluppata: “L’olio di canapa ricco di acidi grassi polinsaturi sapientemente miscelato con l’olio di oliva, ricco di monoinsaturi, diventa un prezioso nutraceutico in grado di avere effetti benefici sull’intero organismo in particolare sul sistema vascolare e sulla pelle. Al pari degli altri oli vegetali ( esclusi quelli tropicali) l’uso ne va incoraggiato considerando sempre, però, l’alto valore calorico. Attenzione quindi se ci sono problemi di sovrappeso. Interessante sarebbe poter verificare un’eventuale azione sul sistema della ricompensa (piacere) visto che viene riferita un’azione rilassante, in questo caso potrebbe forse contrastare la cosiddetta “fame nervosa”. Il sistema della ricompensa (centro del piacere) presente nel nostro cervello viene attivato dalle relazioni che riusciamo a instaurare con l’ambiente in cui viviamo così come viene attivato dal cibo, dal fumo, dall’alcool, dal sesso, dallo shopping, dalle sostanze stimolanti come the, caffè , dagli oppiodi naturali prodotti dal nostro corpo o da sostanze illecite (droghe). Il cibo in particolare il glucosio è in grado di attivare questo centro creando “dipendenza” in particolare se associato al sale e ai grassi. Le persone in difficoltà che vedono venir meno i legami sani (affetti, lavoro, relazione ecc) spesso cercano altri legami in particolare con il cibo”. Bisogna dunque prestare attenzione alle etichette che si danno alle cose: la Cannabis senza potere drogante non è che un’insalata e può essere inserita nella nostra dieta, il semplice cibo in quantità inadeguate diventa una “droga” a tutti gli effetti. Giudicate voi.

Isabella Lopardi

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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