Secondo un rapporto del World Resources Institute (Wri), entro il 2040, trentatré Stati saranno sottoposti a problematiche di grande rilievo legate all’acqua: la misurazione ha riguardato la disponibilità di acqua in 167 Paesi. 880 milioni di persone in tutto il mondo non accedono all’acqua potabile e 3,4 milioni muoiono ogni anno, di disidratazione o per malattie correlate.
Nella calura, a volte vorremmo che l’aria diventi acqua. Oggi è possibile ottenere acqua potabile dalla trasformazione dell’aria che respiriamo.
La tecnologia sviluppata è svizzera: è stata costruita una macchina che può compiere questa trasformazione, presentata sabato a Expo. Il sistema si chiama Awa Modula (Air to Water to Air) ed è stato progettato e realizzato dalla Seas, la società ticinese di Riva San Vitale. Permette di catturare l’umidità che aleggia nell’atmosfera: si ottiene acqua potabile di alta qualità. L’idea era anch’essa nell’aria da tempo: in molti avevano fatto tentativi nel corso degli anni. Il dispositivo è già stato sperimentato in un albergo e una società petrolifera in Messico, e in una fabbrica di formaggio in Perù.
Si tratta della possibilità di ottenere fino a diecimila litri giornalieri di acqua: è l’Eau aerienne Suisse, l’acqua aerea svizzera. Precedenti tentativi avevano interessato quantità di gran lunga minori. Rinaldo Bravo, direttore generale della società, pensa che in tal modo si possa rispondere “alla crisi globale dell’acqua”.
Acqua dall’aria: una macchina elettrica
La macchina è elettrica e permette di utilizzare fonti rinnovabili, dall’energia solare a quella eolica: per le sue caratteristiche, può essere utilizzata anche in zone aride. C’è di più: fornisce aria fredda per climatizzare e calore per riscaldare l’acqua. A 30 gradi e con il 70% di umidità si riesce a catturare il 60% dell’acqua presente nell’aria. Ecco una fonte d’acqua che non si esaurisce mai.
Non soltanto si può produrre acqua potabile arricchita di sali minerali, ma anche acqua per uso agricolo, per serre e allevamenti, oppure acqua distillata per uso alimentare, farmaceutico, ospedaliero, industriale. Esistono macchinari da 2.500 a 10.000 litri al giorno, modulabili sino a centinaia di metri cubi. Anche la temperatura può essere modulata elettricamente.
Acqua dall’aria: come un frigorifero da sbrinare
Secondo le parole di Rinaldo Bravo, bisogna immaginare un frigorifero di vecchia generazione, da sbrinare: staccando la spina, il ghiaccio si scioglie e piove acqua dappertutto.
“Noi dobbiamo fare proprio come per la sbrinatura del frigorifero: mantenere la temperatura a 2 gradi qualunque sia quella esterna. L’acqua raccolta viene filtrata e poi resa potabile con l’aggiunta di sali minerali”.
Acqua dall’aria: ha collaborato l’università di Pavia
Ha collaborato l’università di Pavia. Secondo la docente Anna Magrini la tecnologia garantisce un impatto ambientale basso o nullo, perche “non rilascia impurità nell’ecosistema locale e offre una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile”. Non ci sono scarti, quindi niente inquinamento. Il trasporto non è necessario e costose infrastrutture sono ridotte.