Stanno per incominciare le vacanze per milioni di scolari, alunni, studenti italiani. Essere in vacanza non significa sfuggire dai compiti dedicati alla medesima. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) spiega come agire per combattere lo stress.
Non si tratta di semplici letture, spesso ci si trova alla presenza di lunghi e impegnativi ripassi richiesti dalle materie nelle quali si deve recuperare. Intanto, per lo studente nel periodo estivo cambiano i ritmi della giornata, non c’è l’appuntamento mattutino con la scuola. Questa variazione nelle abitudini è un toccasana sia a livello fisico, sia a livello psicologico. C’è la possibilità di trovarsi più spesso all’aria aperta e crogiolarsi nei rapporti interpersonali, incrementando la rete sociale delle conoscenze. Lo afferma Leo Venturelli, pediatra di Famiglia Asl di Bergamo. Un positivo distacco dagli impegni, quindi. Tuttavia, allontanarsi dai ritmi imposti per ben tre mesi può portare a dimenticare buona parte di quel che si è imparato, come afferma il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Bisogna preservare entrambi gli aspetti: il distacco dalla routine e il valore dell’apprendimento duraturo. Che cosa vuole fare Sipps? Non pronunciarsi a favore o contro i compiti per le vacanze, ma aiutare i giovanissimi ad affrontarli serenamente. Ecco i suoi consigli.
– Iniziate le vacanze con uno stacco completo del bambino dai problemi scolastici per almeno 20 giorni, per permettergli un cambiamento significativo delle sue abitudini. Questo stimola molti sensori dell’organismo, in particolare la reattività ormonale e l’apparato immunitario.
– Iniziate il riavvicinamento alle materie con la lettura di libri, cosa spesso accettata meglio dai bambini in quanto non si presenta come un esercizio o come un obbligo scolastico; ancor meglio se voi stessi come genitori fate vedere di essere interessati a leggere.
– Suddividete i compiti in base ai giorni di vacanza che rimangono, cercando di dare circa un’ora di tempo al giorno a compiti di diverse materie per dedicare il tempo restante alle attività all’aria aperta.
– Cercate di rendere i compiti di matematica e di grammatica come dei giochi a quiz, stile esercizi delle parole crociate, mostrando come genitori interesse a trovare il giusto risultato.
– Bilanciate i tempi della giornata, dando spazio ai compiti ma in proporzione anche ai giochi su tablet o computer e a quelli insieme agli amici per non penalizzare gli uni o gli altri in modo troppo netto.
– Seguitelo nei compiti ma non sostituitevi a lui negli esercizi: il bambino deve rendersi conto ed essere consapevole delle proprie reali capacità.
– Se possibile organizzate dei “gruppi di studio” con qualche amico, vicino di casa o di ombrellone. Può diventare divertente incontrarsi un’ora al giorno quando fa meno caldo e fare i compiti insieme.
– Fate scegliere a vostro figlio il momento in cui preferisce dedicarsi allo studio.
– Dedicate il tempo ai compiti possibilmente in un luogo tranquillo e lontano da qualsiasi tipo di distrazione.
– Se sono state assegnate ricerche a soggetto libero, stimolate il bambino o ragazzo ad eseguire una relazione su un animale, una pianta incontrati nelle vacanze o su una località o sito storico archeologico che lo ha colpito durante l’estate, corredando la ricerca con foto o reperti.