Giornata mondiale della contraccezione: il 42% degli under 14 non la usa
Il 26 settembre ricorre la Giornata mondiale della contraccezione, nonostante l’informazione e l’evoluzione dello stile di vita la contraccezione rimane un tema con cui gli italiani hanno scarsa confidenza.
Secondo una indagine di Skuola.net e della Società Italiana della Contraccezione (SIC), condotta su circa settemila studenti tra gli 11 e i 25 anni, 1 su 10 di chi ha avuto rapporti non usa mai il preservativo o altri metodi contraccettivi. Quindi non si protegge né dalle malattie sessualmente trasmissibili, né da gravidanze indesiderate. In media, circa 1 ragazzo su 3 dichiara di essere sessualmente attivo ma l’11% non si protegge durante un rapporto. Fra gli under 14 la percentuale dei temerari sale addirittura al 42%.
Giornata mondiale della contraccezione: manca l’educazione alla sessualità
E’ evidente, stando ai dati, che ai nostri ragazzi manca l’educazione a una sessualità consapevole e non improvvisata. La prima proposta di legge per l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole risale al 1904. La legge non è passata e oggi in tema di corretta educazione alla vita sessuale siamo al 12° posto in Europa, dopo di noi solo Cipro, Romania, Lituania e Repubblica Ceca.
A evidenziarlo è il barometro presentato dall’International Planned Parenthood Federation (Ippf), la più vasta rete globale di associazioni per la libertà e la salute delle donne, che ha valutato 16 nazioni europee. La causa, secondo gli esperti, sta proprio nella mancata educazione sessuale nelle scuole e nell’inadeguatezza delle strutture che dovrebbero offrire assistenza ai giovani disorientati.
In ogni caso anche tra gli adulti le cose non vanno tanto meglio. In Italia il 24,8% delle donne in età fertile utilizza sistemi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata. Il 17,5% ricorre alla pratica del coito interrotto, il 4,2% sceglie i metodi naturali e il 3,1% alla buona sorte o altri rimedi. La pillola viene usata solo dal 16,2% delle italiane, più al Nord che al Sud.
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E’ proprio dal Sud che provengono più della metà delle 7.819 mamme, con meno di 19 anni, che hanno partorito nel 2014.
“Un quadro che denota una scarsa consapevolezza e che richiede interventi di educazione sessuale e all’affettività sin dalla scuola”, spiega il professor Paolo Scollo, presidente Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). “In Italia certi temi sono ancora considerati un tabù. Soprattutto servono programmi sdedicati alle categorie più propense a comportamenti scorretti e pericolosi come gli under 30 e le donne d’origine straniera”.
Giornata mondiale della contraccezione: le donne vogliono praticità
In occasione della Giornata Mondiale viene presentata anche un’indagine condotta in 9 Paesi su 4.500 donne d’età compresa tra i 20 e 29 anni di cui 500 italiane.
“Una donna su due è alla ricerca di un contraccettivo fit and forget, cioè metti e dimentica, pratico e allo stesso tempo garantisca una maggiore serenità: più comodo rispetto a pillola, anello o cerotto”, dice la professoressa Valeria Dubini, Consigliere Nazionale SIGO. Jaydess è il sistema intrauterino smart più piccolo al mondo e possiede queste caratteristiche. Utilizza una dose di ormoni più bassa rispetto ai precedenti dispositivi. Agisce solo a livello locale e per questo non ha un impatto sull’aumento di peso che è uno degli effetti collaterali più temuti”.
“La contraccezione che non richiede un’assunzione regolare presenta enormi vantaggi “, dice il professor Emilio Arisi, presidente Nazionale della Società Medica Italiana per la Contraccezione (SMIC) -. Evita quasi il 100% delle gravidanze e non è necessario ricordare di assumere farmaci ogni giorno. In più i sistemi intrauterini, a differenza di spirali al rame e impianti sottocutanei, hanno un’azione esclusivamente locale e non agiscono a livello generale. Per tutti questi motivi sono particolarmente indicati anche per le 20-30enni, e possono essere tranquillamente essere usati anche dalle donne che non hanno mai affrontato una gravidanza ”.
Giornata mondiale della contraccezione: scegliere col ginecologo
La contraccezione intrauterina è usata da oltre 160 milioni di donne e rappresenta la via di somministrazione più diffusa al mondo. In Italia l’ utilizzo è in crescita anche se è ancora basso rispetto alla media europea.
“Vivere la propria sessualità e affettività in maniera libera e consapevole è un diritto di tutti”, aggiunge Scollo. “Questo è possibile anche grazie alla contraccezione che permette di pianificare, in totale libertà, una maternità. È una scelta importante che può risultare difficile perché i metodi disponibili sono numerosi. Ognuno possiede delle caratteristiche specifiche”.
In questi casi la cosa migliore da fare è chiedere consiglio al ginecologo.