Il sole può avere effetti negativi sulla nostra pelle, fino a portare al melanoma. Come agire contro questo tipo di tumori? Ci sono sostanze, dette ceckpoint immunitari, che limitano, modulano le risposte immunitarie contro le cellule tumorali. Una di esse è il PD-1. Inibendo questa sostanza, è possibile agire sul melanoma avanzato. Il Comitato Europeo per i Medicinali ad Uso Umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) ha espresso parere favorevole e chiesto l’approvazione di un farmaco che ha questo tipo di azione, chiamato pembrolizumab, una vera e propria terapia anti-PD-1 contro questo tipo di tumore, non operabile o metastatico. L’indagine posta in essere è stata condotta su 1500 pazienti adulti che avevano contratto questo tipo di melanoma. Ora tocca alla Commissione europea, che deve permettere che il farmaco sia messo in commercio nell’Unione europea. Il ritrovato può agire sia in prima istanza, sia su pazienti già curati in precedenza. Parliamo ora di prevenzione: che cosa bisogna fare per prevenire i melanomi?
Prevenzione contro i melanomi
Quello che manca nel nostro Paese è l’educazione alla protezione dal sole, che può portare alla formazione di melanomi. Esistono diversi comportamenti a rischio: primi tra tutti utilizzo di lettini solari, prendere il sole senza la protezione di una crema dedicata ed esporsi ad esso negli orari che fanno riscontrare una maggiore quantità di raggi UV. Parliamo del terzo tumore per frequenza, sia nei maschi, sia nelle femmine al di sotto dei 50 anni di età. Sotto accusa, oltre a fattori genetici, il numero delle ustioni solari. La sua incidenza riguarda un uomo su 69 e una donna su 86 registriamo un aumento delle forme maligne.
Un’indagine epidemiologica italiana ha studiato un campione 1.472 pazienti con melanoma. In Italia prevale la carnagione chiara, il numero di nevi per paziente è alto e le scottature solari sono frequenti: il rischio melanoma, in sintesi, è alto. La differenziazione ha riguardato i soggetti del Nord, del Centro e del Sud Italia. Gli abitanti delle regioni settentrionali, caratterizzati da un fototipo più chiaro (II-III) si scottano facilmente, in special modo in età infantile, e fanno riscontrare il maggior utilizzo di lampade abbronzanti, pericolose per quanto concerne il melanoma. I pazienti del sud sono quelli con melanomi che nella media sono i più aggressivi: nelle regioni meridionali ci si rivolge poco al dermatologo. Gli abitanti delle regioni centrali della nostra penisola sono quelli che si espongono al sole nelle ore più calde. Un dato importante: i figli di genitori che hanno contratto melanoma fanno riscontrare un rischio maggiore di sviluppare il tumore rispetto alla popolazione generale: nonostante ciò, si espongono ai raggi ultravioletti in maniera uguale o superiore alla media. Come rimediare a simili situazioni? Imparando come esporsi al sole. E’ importante il controllo dei nevi, che permette di prevenire problematiche più gravi. Si consigliano visite periodiche presso uno specialista dermatologo, che è in grado di utilizzare dermoscopia ed epiluminescenza.