Occhiali da sole adatti a ogni esigenza, c’è un’app

Occhiali da sole adatti a ogni esigenza, c’è un’app

Soltanto il 15% degli italiani utilizza occhiali da sole, mentre il 30% li porta di rado. Il 60% dei bambini, in particolare, non indossa lenti scure e non protegge l’occhio come dovrebbe; tra gli anziani, la percentuale cresce, proprio quando l’alterazione della qualità/quantità del film lacrimale e l’opacità del cristallino legata all’invecchiamento aumentano, aprendo la strada a una maggiore fotofobia. La protezione offerta da queste lenti non è da sottovalutare. Bisogna proteggere gli occhi durante tutto l’anno, ma in special modo nei periodi più assolati. Nella bella stagione, quando l’irradiazione è più intensa e si trascorre più tempo all’aria aperta, c’è una maggior esposizione a luce, raggi UV, vento, sabbia, acqua salata o ricca di cloro, polline e polveri sottili. Allora bisogna agire. La Commissione difesa vista, attiva da quarant’anni, rende disponibile l’app gratuita Sole amico, che è stata sottoposta a un accurato rinnovamento del layout grafico e dei contenuti. Con essa è facile individuare il proprio fototipo e scegliere, anche in base al luogo nel quale ci si trova, gli occhiali adatti. Il sistema pone semplici domande relative a sesso, fascia di età, colore dei capelli, colore degli occhi, carnagione. Propone utili consigli mirati, relativi a occhiali e creme protettive. Nella sezione “consigli degli esperti” oculista e dermatologo danno risposte a domande di persone intervistate sulla pubblica via. Per capire se si è in grado di proteggersi, ci sono quiz dedicati. L’app stata sviluppata da Commissione difesa vista e Unipro, l’associazione italiana delle imprese cosmetiche.

Consigli pratici

Attenzione agli occhiali non acquistati nei centri ottici: acquisti posti in essere con canali non autorizzati recano danno all’economia e agli occhi. Spesso, infatti, gli occhiali acquistati in spiaggia sono esteticamente gradevoli e hanno costi bassi, ma il risparmio riguarda appunto le lenti: sempre meglio utilizzare occhiali con lenti a norma. A volte, poi, le montature sono realizzate in materiali che possono provocare reazioni allergiche. Soltanto il 17% degli italiani ha più di un paio di occhiali da sole. Buona norma sarebbe, invece, sceglierli in base alla situazione e all’utilizzo che se ne fa. L’ottico professionista può consigliare gli occhiali più appropriati. Non bisogna tenere sotto controllo soltanto il fototipo del paziente, ma anche patologie tali da variare l’adattamento alla luce. Gli occhiali da utilizzare per praticare sport, per esempio, devono avere lenti che abbattano i raggi UV in condizioni anche estreme e sia le lenti, sia la montatura devono resistere agli urti. Per guidare, poi, se si registra qualche alterazione della vista, è buona norma utilizzare lenti da sole graduate. Le lenti fotocromatiche, che si adattano alla quantità di luce, non sono adatte. I cristalli temperati dell’automobile, infatti, riducono il passaggio degli UV, non stimolando a sufficienza il foto-cromatismo della lente. Si consigliano lenti che non siano molto scure, per non creare problemi nel passaggio dalla luce al buio che avviene nelle gallerie, al quale ogni soggetto si adatta a suo modo, anche sulla base dell’età. In montagna bisogna utilizzare lenti diverse da quelle scelte per il mare o per la città. Dove c’è neve c’è un incremento di ultravioletto e luce blu: presente nella luce naturale tra il visibile e l’invisibile, può portare alla morte (apoptosi) delle cellule retiniche, preludio della degenerazione maculare: fenomeno questo provocato sia dalla luce diretta, sia dal riverbero. Le lenti polarizzate da scegliere per la vela non sono utili per lo sci: in questo caso, infatti, è utile abbattere il 100% dei raggi UV e il 90% della luce blu. Le lenti dovrebbero essere pure e perfette. Sul mercato ne troviamo per ogni esigenza: organiche, o di cristallo.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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