Il panda gigante non digerisce il bambù
Attualità

Il panda gigante non digerisce il bambù

22/05/2015
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I batteri dell’apparato intestinale del panda gigante non sono tali da digerire il bambù, la pianta che questo animale mastica e mangia continuamente. In effetti, questo panda ha un intestino da carnivoro: quello degli erbivori è molto più lungo, adatto a digerire le fibre. Il caso si è aperto nel 2009, quando è stato sequenziato il genoma del panda, senza trovare la benché minima traccia di enzimi capaci di scindere la cellulosa, una delle sostanze principali presenti nel pasto principale di questo mammifero. Lo dicono oggi i ricercatori cinesi, che hanno posto in essere uno studio su 45 panda, e pubblica materiale in questo senso il giornale on line della American Society for Microbiology.

Panda e bambù: uno scenario combinato

“Diversamente da altri animali mangiatori di piante che si sono evoluti con successo, che hanno sistemi digerenti anatomicamente specializzati a sgretolare materia vegetale fibrosa, il panda gigante ha ancora un tratto gastrointestinale tipico degli animali mangiatori di carne, ha dichiarato Zhihe Zhang, autore dello studio e direttore del Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding, in Cina. “Gli animali non hanno, inoltre, i geni per gli enzimi adatti alla digestione delle piante nel loro genoma. Questo scenario combinato può aver incrementato il loro rischio di estinzione”. Si parla da anni di questo risultato: per uno scherzo di natura questo animale continua a nutrirsi di un elemento che non si confà al suo organismo. Dipende dal fatto che il panda gigante discende da animali carnivori: si è evoluto dagli orsi, che mangiano sia piante, sia carne, e ha incominciato a mangiare bambù circa due milioni di anni fa. “Questo risultato implica che i microorganismi presenti nell’intestino del panda gigante possono non essersi adattati bene alla sua dieta, costituita unicamente da bambù, e pone i panda in un dilemma evoluzionistico”, ha dichiarato il coautore Xiaoyan Pang, professore associato nella School of Life Sciences and Biotechnology alla Jiao Tong University di Shanghai. Questi animali trascorrono più di 14 ore giornaliere nel consumare più di dodici chili e mezzo di steli e foglie di bambù, ma possono digerire soltanto il 17% di questo materiale, come testimoniano le feci di questi singolari animali, composte di frammenti non digeriti di bambù.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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