La psoriasi, patologia autoimmune cronica con lesioni cutanee spesse ed estese, chiamate placche, che causano prurito, desquamazione e dolore, deteriora lo stile di vita, dal punto di vista fisico e psicologico. Riguarda fino al 3% della popolazione mondiale, per un totale di 125 milioni di persone. In due studi clinici, una molecola chiamata Secukinumab, approvata nel gennaio 2015 negli Stati Uniti e nell’Unione Europea e autorizzata anche in Australia, Canada, Cile, Giappone, Singapore e Svizzera, ha dimostrato un’efficacia superiore al placebo nei pazienti con psoriasi ungueale e palmo-plantare. In queste aree del corpo, la psoriasi a placche è difficile da trattare. Novartis ha presentato risultati dettagliati al ventitreesimo Congresso mondiale di dermatologia, (Wcd) a Vancouver, in Canada. Lo studio Gesture, con un campione pari a 205 individui e un periodo di trattamento pari a 132 settimane, è stato attuato su pazienti con psoriasi palmo-plantare da moderata a grave. La molecola somministrata ha fatto raggiungere alla sedicesima settimana una risoluzione completa o quasi completa delle lesioni palmari e plantari. Anche nello studio Transfigure, condotto su 198 pazienti con significativa psoriasi ungueale, sempre per 132 settimane, l’effetto è stato superiore a quello del placebo. Sono i risultati degli studi clinici più vasti mai condotti per quanto concerne il paragone tra terapia attiva e placebo per quanto concerne questi tipi di psoriasi. Nel settore delle psoriasi più difficili da trattare si è da tempo alla ricerca di un trattamento efficace. La psoriasi ungueale e palmo-plantare, secondo le stime, riguarda presto o tardi il 90% dei pazienti psoriasici. Spesso, a oggi, si rende necessaria la terapia con un medicinale a base di proteine ottenute da cellule. I pazienti hanno difficoltà a camminare, sensazioni di bruciore molto pronunciate, difficoltà ad afferrare e manipolare gli oggetti, indolenzimento della pelle. Non sono da sottovalutare, poi, le difficoltà che si riscontrano nel sociale, nella partecipazione al lavoro o allo svago. La psoriasi, poi, precede l’artrite psoriasica.