Sigarette elettroniche, scompare la super-tassa

Sigarette elettroniche, scompare la super-tassa

Coloro che utilizzano le sigarette elettroniche saranno più contenti: la supertassa, che le considerava contenente nicotina e quindi affine al tabacco, è stata tolta. Con sentenza depositata venerdì 15 maggio, la Corte costituzionale ha bocciato la supertassa da applicare alla sigaretta elettronica. Si trattava del 58,5% del prezzo di vendita.

Era stato il Tar del Lazio a sollevare la questione di legittimità, in aprile 2014. La tassa era stata posta in essere da un decreto legge di due anni or sono ed era stata modificata, sempre nel 2014, con decreto legislativo: dal 1 gennaio 2014 “prodotti contenenti nicotina o altre sostanze, idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati, nonché dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio che ne consentono il consumo (sic! Ndr)” avrebbero dovuto aumentare il loro prezzo di vendita al pubblico del 58,5%, poiché gravava un’imposta di consumo. In tali norme la sigaretta elettronica, dato che in essa può essere presente nicotina, era considerata un succedaneo al tabacco. Dice il contrario la Corte costituzionale, che bolla questo intendimento come irragionevole: “i liquidi aromatizzati e i dispositivi per il consumo non possono essere considerati succedanei al tabacco”.

Sentenza della consulta: qual era l’errore della norma?

Qual è l’errore nella norma di cui al decreto legge, che la Consulta ha dichiarato illegittimo?
“assoggetta ad un’aliquota unica e indifferenziata una serie eterogenea di sostanze, non contenenti nicotina, e di beni, aventi uso promiscuo”. Bisogna, dunque, discernere e distinguere: anche se può contenere nicotina, la sigaretta elettronica è un dispositivo che aiuta a smettere di fumare, quindi non può essere tassata perché contenente tabacco.

Questi dispositivi, dunque, sono utili nella riduzione del danno che le sigarette propriamente dette causano e sono utili a trattare il tabagismo. L’Agenzia nazionale per la prevenzione ha presentato uno studio in questo senso. I vaporizzatori, altro nome per le sigarette elettroniche, non sono tutte uguali. Variano per componenti, emissioni e modalità di utilizzo. Possono contenere una soluzione con nicotina o meno, aromi e altri additivi e sono dotati di un generatore di aerosol, un sensore di flusso, una batteria. Il liquido è un gel micronizzato con glicole propilenico e glicerina, in una miscela al 70 e al 30%. Parliamo di contenitori ricaricabili, oppure cartucce con annesso atomizzatore. Aspirando dal bocchino si agisce su una resistenza che, riscaldandosi, vaporizza il gel, che viene inalato. I componenti nocivi, che ci sono, sono di gran lunga inferiori a quelli riscontrati nel fumo di tabacco. Si tratta, in sintesi, di un prodotto sostitutivo della nicotina, tale da agire sui sintomi dell’astinenza: attenuare, alleviare, la voglia di sigaretta. Ecco le ragioni della sentenza ed ecco una buona notizia: il prezzo delle sigarette elettroniche scende per il fumatore pentito.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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