Si discorre in più luoghi in merito al fumo di sigaretta. Ma respiriamo sostanze estranee all’ossigeno per respirare, dalle quali non possiamo sottrarci: parliamo dello smog. Vivere in città inquinate, per la presenza dello smog, è un rischio. A sedici anni, i ragazzi che vivono in queste zone presentano già i primi segnali sugli effetti che questi fumi, ineliminabili semplicemente non accendendo una sigaretta, hanno sul cuore. In Polonia, è stato posto in essere uno studio in questo senso. La ricerca è stata presentata al congresso della Società europea di cardiologia (Esc), in corso a Londra fino a domani. Gli studiosi non addolciscono la pillola: rendono noto che i più esposti presentano un rischio maggiore di infarto. Secondo un’altra ricerca presentata all’Esc, è sufficiente un’ora di esposizione allo smog perché il rischio di infarto grave aumenti del 2,8%.
Smog e problemi al cuore: come si è svolta la ricerca polacca
Ottocento giovani di Cracovia e Lublino, tra i 16 e i 22 anni, sono stati posti sotto analisi. Queste città sono state scelte con oculatezza: sono piuttosto simili, ma Cracovia ha il doppio
dei livelli di polveri sottili e altri inquinanti rispetto a Lublino.
Smog e problemi al cuore: analisi del sangue per cercare un’infiammazione
Le analisi del sangue hanno accertato i livelli di proteine che indicano un’infiammazione in corso. I giovani che vivevano nella città con più smog hanno fatto riscontrare valori sensibilmente più alti. I livelli più alti in assoluto hanno riguardato gli obesi.
Secondo le parole di Krzysztof Bryniarski della Jagiellonian university di Cracovia, autore principale della ricerca, i dati raccolti dimostrano che “vivere in città molto inquinate può avere un impatto sul rischio cardiovascolare anche in età precoce, attraverso una infiammazione cronica”. Il luogo in cui risiedono i giovani è inscindibilmente legato al rischio che corrono, come si vede da dati estrapolati da città inquinate. Molto peggio del fumo di sigaretta.