Uso delle lenti a contatto tra gli sportivi italiani

Uso delle lenti a contatto tra gli sportivi italiani

Un campione di 1.400 sportivi è stato preso in considerazione per un sondaggio attuato in Italia. I risultati, presentati in maggio a Liverpool al congresso della British contact lens association, hanno fatto osservare un fatto: le lenti a contatto sono preferite ad altri mezzi di correzione visiva. Questo dato deve essere preso in considerazione sia come comportamento praticato che come attitudine percepita. Di 1399 questionari raccolti, il 36,2% sono stati compilati da donne (età media 27,2 ± 13,4 anni). Erano sportivi agonistici il 51,8%, più della metà. Quasi tutti, il 93,3%, ha dichiarato di sottoporsi a controlli alla vista. Un difetto di visione riguarda il 37,3%. Sono la metà coloro che usano soltanto occhiali, il 5,4% si servono soltanto di lenti a contatto e il 43,1% alternano. Posto che, se prendiamo in considerazione in generale la popolazione italiana, è il 5% a utilizzare le lenti a contatto, è il 18% del campione preso in considerazione a utilizzarle, dove i difetti della vista hanno una prevalenza simile a quella del resto della popolazione. Si osserva che il 92,9% di coloro che hanno l’abitudine di utilizzare le lenti a contatto le indossa anche nello sport, mentre soltanto il 33,9% di coloro che nel quotidiano utilizzano gli occhiali li tiene durante la pratica sportiva.

Le lenti giornaliere sono le preferite

Sono le lenti giornaliere quelle usate dal 57,6% del campione; il 27,9 si serve di lenti morbide riutilizzabili, il 7,4 di lenti convenzionali morbide, il 3,1% di lenti rigide.

Le lenti a contatto sono preferite agli occhiali e alla chirurgia refrattiva. La correzione della vista è considerata più importante a livello professionistico, piuttosto che a livello dilettantistico.

Direzione e velocità della palla da intercettare sono importanti per rispondere a un servizio nel tennis, a uno smash nel ping pong, oppure se l’intento è colpire al volo, di testa, in area, un cross per andare a segnare un gol, come afferma il dottor Fabrizio Zeri, PhD (equivalente al dottorato di ricerca italiano, ndr) presso la School of health and life sciences della Aston university di Birmigham, nel Regno Unito.

L’efficienza visiva dello sportivo è vitale perché egli sia in grado di essere preciso ed efficace in qualsiasi atto motorio richiesto. Migliore è la vista, migliore è la prestazione.

Pregi e difetti degli occhiali

Quali sono i difetti degli occhiali? Limitano il campo visivo, creano problemi in caso di contatto con l’avversario, variano grandezza e posizione degli oggetti nella scena visiva. Peraltro, gli occhiali proteggono da vento, sole, raggi uv e sono uno strumento utile, per esempio, in ciclismo o sci alpino, a prescindere dalla necessità di correzione ottica. Se la correzione ottica è necessaria, tuttavia, sono preferibili le lenti a contatto.

Vantaggi ottici evidenti delle lenti a contatto

Le lenti a contatto aumentano il campo visivo: si tratta di un elemento utile per gli sport di squadra, durante i quali i giocatori non prestano attenzione soltanto alla palla, ma anche alla collocazione degli avversari e ai compagni che si trovano in posizione periferica.

Con le lenti l’immagine retinica è più reale, per grandezza e posizione, rispetto a quella che si forma con gli occhiali: questo dato è importante se i difetti di vista sono diversi per i due occhi. Con le lenti a contatto essi collaborano meglio e migliora la percezione della posizione nello spazio e della velocità degli oggetti.

Lenti a contatto anche per lo sport amatoriale

Posto che ovunque lo sport viene praticato soprattutto in età adolescenziale, ed è importante dal punto di vista fisico, pedagogico, ludico, le lenti a contatto aiutano il giovane a massimizzare l’efficienza visiva e a inserirsi senza che il difetto alla vista costituisca un limite. Per queste ragioni, le lenti a contatto sono utili anche per lo sportivo a livello amatoriale.

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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