Vegetariani, ma non per scelta: vediamo come. La Lone star (Amblyomma americanum) è una zecca che inietta una molecola di zucchero, l’alpha-gal. Quest’ultima è composta da due molecole di galattosio unite tra loro, che possono scatenare una nuova forma di l’allergia connessa alla carne di manzo, maiale o agnello.
Esiste uno studio scientifico in questo senso, pubblicato il 9 ottobre 2015 su Clinical experimental allergy, dal gruppo di allergologi della Sc Allergologia e Immunologia clinica dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Degli Angeli di Pordenone. Dopo aver descritto i primi casi, il team ha studiato l’intera popolazione di “Tremonti” in Friuli Venezia Giulia, confermando un’alta percentuale di anticorpi collegati all’allergia, pari al 24,7%.
Zecca provoca allergia alle carni rosse, la parola agli esperti
Il dottor Danilo Villalta, responsabile dell’équipe, si è espresso in questo modo: “L’allergia ad alpha-gal è un nuovo modello di reazione allergica. Non si tratta di una reazione allergica classica a un alimento, ma di un percorso più complicato, dovuto in pratica ad una zecca: la Lone star. Il suo morso inietta uno zucchero, l’alpha-gal, nella pelle della persona, stimolando il sistema immunitario a produrre una gran quantità di anticorpi immunoglobuline E, gli anticorpi responsabili delle reazioni allergiche. Poche settimane più tardi, quando i segni delle puntura di zecca sono scomparsi, la persona mangia carne rossa. Per due o tre ore, non accade nulla. Poi, compare orticaria, spesso seguita da gonfiore sul viso, forte calo della pressione sanguigna e, nei casi più gravi, anafilassi. Dato che il soggetto è stato sensibilizzato all’alpha-gal dal morso di zecca, il corpo reagisce in maniera esagerata all’alpha-gal della carne con una risposta allergica. Il nostro gruppo, oltre ad aver recentemente descritto i primi casi in Italia, ha studiato un intero paese in Friuli, dove le zecche sono endemiche. La ricerca ha dimostrato che la presenza di questi anticorpi presenti nella popolazione è molto elevata e arriva quasi fino al 30% dei casi. Questo significa che in alcune zone, soprattutto quelle montuose o rurali dell’Italia dove le zecche sono endemiche, ci sono buone possibilità di trovarci di fronte a questa nuova forma di allergia. Data la particolare orografia dell’Italia, è molto probabile che in futuro l’allergia ad alpha-gal sarà diagnosticata in modo consistente.”
L’allergia, fortunatamente, si supera in un periodo che va dagli 8 mesi ai tre anni, a condizione che la zecca non ci punga di nuovo. Coloro che restano allergici devono rassegnarsi a una dieta vegetariana, sempre salutare.