“La Cittadella” è il romanzo più conosciuto dello scrittore inglese Archibald Joseph Cronin. Un romanzo che proprio 50 anni fa esatti, tra il febbraio e il marzo del 1964, fu trasposto in uno sceneggiato televisivo. “La Cittadella” fu un fenomeno televisivo dalla potenza imprevista, tenendo inchiodati alla poltrona decine di milioni di telespettatori per ognuna delle sette puntate, decretando così il successo di un prodotto, lo sceneggiato televisivo, appunto, che allora era proprio ai primordi della sua storia.
Il dottor Manson, impersonato da un perfetto Alberto Lupo, divenne subito un personaggio dalla notorietà impressionante. Al punto di essere identificato in un medico vero, tanto che spesso veniva fermato per strada da persone che gli chiedevano consigli per la salute. “La Cittadella” è ambientato in un villaggio minerario del Galles, e la storia racconta delle miserie e delle disgrazie di una popolazione semplice e poverissima, come anche delle vicende professionali, personali e sentimentali del protagonista, il dott. Manson, e della sua graziosa moglie, impersonata da una dolcissima Anna Maria Guarnieri. Altri attori impegnati in questa produzione furono Carlo Hinterman, Nando Gazzolo, Fosco Giachetti, Eleonora Rossi Drago e tanti altri presi in prestito sia dal cinema che dal teatro. Le musiche erano di Riz Ortolani e la regia di Anton Giulio Majano, con Sandro Bolchi considerato tra i decani di questo prodotto di successo che continua ad essere lo sceneggiato televisivo.
“La Cittadella” può certamente essere considerano un’anticipazione dei moderni serial di tipo medico tanto in voga oggigiorno. Per dire quale fu il risultato finale dell’impegno di tanti professionisti dell’epoca, un famoso critico televisivo ebbe a dire che lo sceneggiato di Anton Giulio Majano era venuto molto meglio del romanzo di Cronin.
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