Linguaggio metaforico nell’arte terapia con Simona Castelluccia
Linguaggio metaforico e arte terapia. Il soggetto che disegniamo è la metafora della nostra interiorità. Avviene una sostituzione del termine proprio con uno figurato e il sistema da applicare è appunto ricostruire il termine proprio, trasfigurato in immagini. Il concetto nella sua forma verbale appare manifesto e diventa chiaro anche per l’individuo che lo ha espresso. Si fa razionale e raggiunge l’equilibrio nella logica. Si può fare tutto questo a partire da un disegno.
Simona Castelluccia svolge le attività di arte terapia e sostegno psicologico in maniera integrata. Il mito, il sogno, l’arte terapia si mescolano e nella rielaborazione si compie un passo in avanti, l’individuo cresce nell’applicazione del linguaggo metaforico. Simona Castelluccia opera in scuole, associazioni, cooperative, comuni e svolge presso il proprio studio incontri individuali e di gruppo per bambini, adolescenti, adulti e coppie. Attualmente lavora come psicologa, arte terapeuta e tecnico della riabilitazione in dipartimenti di Salute mentale e come libero professionista nel suo studio a Brescia. Collabora con centri, associazioni e con altri professionisti. La abbiamo raggiunta e intervistata. Ecco come si è espressa.
Linguaggio metaforico in ogni disegno. In che contesti svolge la sua attività? Quali sono gli ambiti di applicazione dell’arte terapia e che percorsi si possono svolgere? Come l’azione si diversifica, anche in termini temporali legati alla durata del percorso?
Svolgo la mia attività professionale in contesti diversi: nei dipartimenti di salute mentale con pazienti psichiatrici e famigliari, in carceri con detenuti e figli di detenuti, nelle scuole con progetti di prevenzione e in collaborazione con Comuni per attività aperte alla cittadinanza.
Come si può notare i settori di applicazione sono vari e possono essere raggruppati nei seguenti ambiti principali:
– ambito di promozione del benessere ad esempio workshop esperienziali integrati anche con altre forme artistiche come la danza;
– ambito preventivo ad esempio percorsi di arte terapia nelle scuole;
– ambito terapeutico o riabilitativo per affrontare situazioni problematiche o di disagio.
Parlando in particolare di arte terapia è possibile svolgere percorsi che riguardano:
– la relazione genitore e bambino, donne in gravidanza, arte terapia con la famiglia;
– il bambino/ragazzo nel percorso scolastico sia per accompagnare la persona nei vari passaggi di crescita sia in situazioni particolari ad esempio prevenzione del bullismo, integrazione e aiuto in situazioni problematiche come disturbi comportamentali o autismo;
– la difficoltà nel diventare adulti: accompagnamento nell’adolescenza, disturbi del comportamento alimentare, disturbi dell’affettività…
– in varie situazioni di disagio che possono insorgere nel corso della vita di ognuno fino a situazioni traumatiche, disturbi mentali e disabilità.
Queste attività si possono svolgere a livello individuale, di gruppo, di coppia e con famiglie.
L’azione si diversifica in base al tipo di intervento che viene richiesto: si possono svolgere percorsi che prevedono una durata definita, generalmente una decina di incontri, ed è il caso di situazioni dove si affrontano tematiche precise; oppure la durata può essere concordata in base alle necessità del gruppo o della persona e prevedere tempi anche lunghi e dilatati perché si possa insieme comprendere e metabolizzare quanto emerso nel percorso.
Emigranti del terzo millennio
Quante volte abbiamo pensato “basta! Sono stufo, mollo tutto e me ne vado”. Più facile a…
Linguaggio metaforico, dalla figura alla parola. In che modo il supporto psicologico e l’arte terapia si integrano, dando un contributo all’iter di vita del soggetto? Che apporto specifico può dare l’arte terapia nei processi di cambiamento della persona?
Emigranti del terzo millennio
Quando si entra in contatto con il mondo interno delle persone penso sia importante avere una visione d’insieme, accogliere globalmente ogni individuo e poterlo accompagnare in ogni fase di cambiamento.
Per questo gli strumenti dell’arte terapia e del sostegno psicologico sono spesso da me utilizzati in maniera integrata in base alle risorse e alle necessità di ognuno.
Capita che alcune persone inizino un percorso di sostegno psicologico per una problematica specifica e col tempo si avvicinino incuriosite ai materiali presenti sugli scaffali del mio studio.
Allo stesso modo persone che iniziano un percorso di arte terapia individuale o di gruppo potranno essere accompagnate nell’esplorazione di aspetti di sé più legati a problematiche psicologiche e relazionali.
Non esistono compartimenti stagni ma integrazione e attenzione alla complessità di ogni singola persona.
Certe volte è difficile trovare delle parole per esprimere ciò che stiamo vivendo e provando e utilizzare dei canali diversi può facilitare le cose.
Ad esempio in arte terapia sono possibili molti livelli di comunicazione.
Se pensiamo a un colloquio tra due persone stiamo parlando di una relazione a due, in cui la persona e il terapeuta sono in diretto collegamento e comunicazione.
In arte terapia si introduce un terzo elemento e questo elemento è l’oggetto artistico, per questo motivo in arte terapia si parla di triangolo relazionale, di tri-relazione (Luzzatto, 2009). Questa relazione a tre può dare vita a nuove possibilità di comunicazione tra persona e il terapeuta:
– la persona può comunicare al terapeuta emozioni e pensieri attraverso l’immagine, quindi in maniera mediata e indiretta.
– Il terapeuta può parlare alla persona attraverso la sua immagine, quindi, ad esempio se nell’immagine viene rappresentato un animale ferito si potrà riflettere insieme su come si sente quell’animale, chi l’ha ferito, com’è possibile prendersi cura di lui. Attraverso queste riflessioni si potrà parlare della parte ferita della persona o, anche, della parte aggressiva che ha provocato la ferita, ma sarà fatto in maniera indiretta attraverso un linguaggio metaforico che è, il più delle volte, più accettabile e comprensibile.
– Capita anche che il dialogo si svolga prevalentemente tra la persona e la sua opera e che il terapeuta svolga la funzione di testimone e contenitore di questa esperienza spesso descritta come un’immersione nel processo creativo.
Negli anni ha sperimentato la forza dell’arte terapia in vari contesti e con persone molto diverse ma una riflessione comune è possibile: dove non possono le parole – perché non si trovano, perché la sofferenza è troppo grande per essere nominata, perché non si capisce che cosa succede dentro di sé in maniera così chiara da poterne parlare… – è necessario trovare altre modalità di comunicazione, e l’arte è una di queste.
Linguaggio metaforico e applicazione dello stesso. Per chi e in quali situazioni è in particolare modo utile l’arte terapia? Può illustrarci un caso pratico?
Linguaggio metaforico e sua applicazione. E’ certamente importante rispondere a questa domanda basandosi anche sugli studi che sono stati fatti nel corso degli anni sull’efficacia dell’arte terapia.
Tra gli ambiti più studiati troviamo il lavoro con i bambini/ragazzi e l’ambito psichiatrico.
Gli approcci terapeutici tradizionali possono non essere sempre adatti ai pazienti minori. I bambini e gli adolescenti si sentono più a loro agio usando il mezzo artistico (Bryant e Lask, 2007; Malchiodi, 2014) e il gioco (Freeman et al.,1997) per esplorare ed esprimere i loro vissuti emotivi e le difficoltà.
L’utilizzo di modalità non verbali è particolarmente adatto a coloro che hanno difficoltà nel linguaggio verbale e che sviluppano ansia massiccia quando devono far uso di capacità che sentono di non padroneggiare appieno. L’arte terapia offre l’opportunità di esprimersi con modalità diverse dalla produzione orale e scritta, facendo emergere nuove capacità e competenze nel bambino, ad esempio, con disturbi specifici dell’apprendimento.
Inoltre si è visto come l’arte terapia sia utile nell’affrontare varie criticità che possono emergere nell’ambito scolastico come problematiche emotive e comportamentali quali iperattività, disturbi della condotta, difficoltà nelle relazioni coi pari.
Molti si sono occupati dell’utilizzo dell’arte terapia con bambini e adolescenti in situazioni di disagio: da problematiche relative a passaggi difficili durante la crescita a gravi disturbi mentali. Ad esempio si è vista l’efficacia dell’arte terapia con bambini che hanno vissuto eventi traumatici o lutti e anche con bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Una review del 2016 (Rafferty-Bugher et al.) suggerisce molti potenziali benefici per la scelta dell’arte terapia come approccio primario al momento di affrontare i sintomi dei disturbi dello spettro autistico.
Di fronte a problematiche relative ai disturbi del comportamento alimentare sono stati condotti studi interessanti sull’utilizzo dell’arte terapia sia con bambini e adolescenti che con adulti.
L’ambito dei disturbi mentali è stato uno dei più studiati, d’altra parte una grossa parte dell’arte terapia è nata, e continua ad essere ampiamente utilizzata, proprio come strumento per il trattamento di pazienti psichiatrici.
Anche qui gli studi sono molti e sono serviti per confrontare l’efficacia dell’arte terapia rispetto ad altri tipi di intervento.
Ricordiamo, ad esempio il trial Matisse (Multicentre study of art therapy In schizophrenia: systematic evaluation), uno studio randomizzato controllato, avviato nel 2010, che ha valutato l’efficacia clinica dell’arte terapia di gruppo come trattamento aggiuntivo per soggetti adulti con schizofrenia. Nel corso degli anni altri studi hanno dimostrato l’efficacia dell’arte terapia nella riduzione dei sintomi negativi della schizofrenia (Richardson et al. 2007, Crawford e Patterson, 2007). Questo ha portato all’inserimento dell’arte terapia nelle linee guida della Nice (National institute for health and care excellence) per le psicosi e la schizofrenia del 2014 ritenendola indicata per la riduzione dei sintomi negativi sia nella fase acuta sia nelle fasi di compenso clinico psicopatologico a medio e a lungo termine.
Una recente review (Attard and Larkin, 2016) su arte terapia e psicosi, pubblicata su The Lancet Psychiatry, benchè non giunga a considerazioni definitive sull’efficacia dell’arte terapia, prende in considerazione studi qualitativi e quantitativi di alta qualità metodologica che evidenziano come l’arte terapia sia considerata dai terapeuti e dai pazienti come un intervento significativamente benefico e soddisfacente.
Quest’ultima riflessione apre la questione della percezione soggettiva dell’utilità ed efficacia dell’arte terapia nella vita di ogni singola persona. Perché dietro a tutti gli studi che ho citato ci stanno le persone, con le loro immagini, le loro esperienze, i loro vissuti e, spesso, le loro sofferenze.
L’immagine di seguito è stata realizzata da L. durante un percorso di arte terapia svoltosi in un centro diurno psichiatrico.
Linguaggio metaforico, appunto. Quest’immagine parla molto più di mille parole e fa parte di una delle ultime immagini realizzate da L. durante il percorso di arte terapia di gruppo. Il percorso di L. è stato caratterizzato da passaggi graduali di sempre maggiore fiducia sia nei confronti dei materiali che nei confronti del gruppo e dei partecipanti. Durante il percorso le sedute di arte terapia si concludevano con un tempo in cui si dava spazio a una verbalizzazione, una condivisione di quello che era stato il processo creativo e le emozioni provate durante la realizzazione dell’opera: per L. questo è diventato un momento prezioso per parlare di sé in un modo nuovo, mediante la narrazione di vicende della sua vita raccontate attraverso le immagini.
Alla fine del percorso L. afferma: “Per me è stato un momento di vita in cui ho potuto esprimere le mie emozioni e i miei problemi in modo artistico senza essere minimamente giudicato. È un momento ed un luogo di libertà spirituale. È un modo di liberarsi tramite l’arte, tramite qualche schizzo o disegno.”
Linguaggio metaforico applicato. Ha progetti in corso in questo momento? Ce ne parlerebbe?
Attualmente sto svolgendo dei progetti di arte terapia con strutture che si occupano di disturbi mentali e disabilità, collaboro con comuni ed enti e svolgo attività privata come psicologa e arte terapeuta presso lo studio a Brescia.
Sul territorio bresciano svolgo attività per dare alle persone la possibilità di conoscere e sperimentare brevi percorsi di arte terapia in collaborazione con altri professionisti, ad esempio percorsi d’integrazione tra l’arte terapia e la danza terapia rivolti a scuole ed enti ma anche a chiunque voglia avvicinarsi a linguaggi artistici per comunicare con sé e gli altri.
Sul blog del mio sito web è possibile trovare gli eventi e le attività in corso e in programma.