All’interno del Braccio di Carlo Magno (situato nel lato sinistro del colonnato del Bernini di Piazza San Pietro) è aperta a Roma, fino al 20 febbraio prossimo, la mostra “Metamorfosi nello spazio”, che espone al grande pubblico l’attività internazionale di Santiago Calatrava, architetto spagnolo conosciuto ai più per aver progettato e realizzato la Città della Scienza di Valencia, complesso costituito da più strutture che uniscono l’arte alla scienza ed alla natura: elementi che si ritrovano in tutti i suoi progetti.
Con oltre 140 opere in esposizione l’evento, promosso dai Musei Vaticani e dal Pontificio Istituto per la cultura, presenta al pubblico italiano la copiosa opera di Calatrava: plastici, modelli architettonici, schizzi, progetti e studi preparatori sono affiancati da una ricca collezione di acquarelli, ceramiche e sculture opera dell’architetto stesso, in un insolito accostamento di tecniche che esalta e completa il racconto della sua poliedrica attività decennale.
L’“archistar” spagnola (è nato nel 1951 non distante da Valencia) ha realizzato le sue opere per lo più in Europa e negli Stati Uniti, creando strutture che uniscono l’architettura e l’ingegneria, rielaborando le forme classiche e mutuando idee, ispirazioni e suggestioni nella fisica delle leve e delle spinte: per sottolineare il parallelismo, nella mostra in corso accanto al modello in scala di St. Nicholas, chiesa greca ortodossa progettata per Ground Zero a New York, si affiancano disegni e studi delle cupole e dei mosaici bizantini di Santa Sofia ad Istanbul mentre il progetto della Turning Torso di Malmö e dei grattacieli di Chigago sono associati a statue dall’equilibrio instabile, che contribuiscono a bilanciare l’azione di spinta esaltata nelle strutture verticali.
La caratteristica che accomuna opere diverse (le realizzazioni di Calatrava sono infinite: ponti, chiese e cattedrali, stazioni ferroviarie e strutture abitative, complessi museali) è l’unione della visione architettonica con la scienza ingegneristica, che si esprime principalmente attraverso la rotondità delle linee e la riproduzione delle forme naturali e la ricerca del sacro, elemento fondante della sua opera.
Informazioni:
Braccio di Carlo Magno, Piazza San Pietro, Roma
Tutti i giorni dalle 10-18.00, tranne mercoledì (solo 14-18). Domenica e festivi chiuso.
Ingresso libero.
Immagine copertina di Darya Sannikova https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-che-indossa-top-nero-in-piedi-vicino-a-dipinti-1671016/