Una delle mostre più intense della primavera romana, dedicata a Pier Paolo Pasolini ed alla sua storia di uomo e di esponente della cultura del Novecento, verrà inaugurata oggi (15 aprile 2014) presso il Palazzo delle Esposizioni per restare aperta fino al 20 luglio 2014.
Il regista di origine friulana, attraverso la sua visione senza veli della realtà sociale che troverà ampio spazio nelle sue raccolte di poesie, nei suoi romanzi e ancor più nei suoi film, è stato il cantore della Roma dei poveri e dei reietti, delle borgate e del sottoproletariato che nel dopoguerra cercava riscatto e speranza nella Capitale. Un substrato umano che lui conosceva bene, per esserne stato a sua volta parte. Arrivato a Roma nel 1950 in gravi difficoltà economiche da Casarza alla ricerca di una speranza di futuro, il rapporto instaurato da Pasolini con la città di Roma sarà ambivalente, oscillerà tra passione e spregio e in alcuni momenti della sua vita il suo atteggiamento sarà molto simile a quello di un entomologo che osserva, attraverso una lente di ingrandimento privilegiato, la genesi di una nuova specie e ne descrive nel dettaglio l’evoluzione. La Roma delle periferie, delle borgate, dei campetti di calcio polverosi, dei piccoli lestofanti che sbarcavano la giornata tra un furto e una piccola truffa: la cosiddetta “Roma Pasoliniana” è la co-protagonista nella mostra della vicenda umana di Pasolini.
Amato ed odiato dalla società dell’epoca , osteggiato per la sua diversità ma ancor più per la sua caparbia volontà di strappare la maschera del potere attraverso la denuncia politica (indimenticabile la sua lirica sulla “Battaglia di valle Giulia“). Pasolini censurato e sottoposto a processi per le immagini ed i temi troppo realistici per l’epoca. Pasolini poeta e cantore della rabbia e del dolore degli ultimi, Pasolini dissacratore dei riti borghesi: questo e altro viene sottolineato nella mostra su Pasolini in programma al Palazzo delle Esposizioni.
Il visitatore è chiamato a ripercorrere 25 anni della vita dello scrittore e regista e contemporaneamente 25 anni di storia italiana, dal 1950 fino al 1975, quando verrà trovato morto all’Idroscalo di Ostia. Nelle sei sezioni cronologiche vengono esposti documenti inediti, disegni, mappe e foto dei luoghi di Roma in cui ha vissuto ed ambientato i suoi film (famosi tra tutti Mamma Roma, Accattone e il tragico ed emotivamente sconvolgente Vangelo secondo Matteo, che si svolgono nelle borgate e nelle semiperiferie romane regno di un’umanità emarginata eppure dotata di una sua dignità spirituale). Accompagnano la mostra dipinti di artisti a lui contemporanei (De Pisis, Guttuso, Morandi, Mafai).
La mostra si completa con una rassegna cinematografica ad ingresso gratuito organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale (dal 16 aprile al 18 maggio), una serie di conferenze di approfondimento, ugualmente gratuite, che si svolgeranno dal 16 aprile al 5 giugno 2014 e due eventi musicali in cui verranno proposte le poesie, le canzoni e le musiche dei film di Pasolini.
Informazioni:
Cosa: “Pasolini Roma”, a cura di Gianno Borgna, Jordi Ballò e Alain Bergala
Dove: Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194, 00184 Roma (telefono 06.39967500)
Quando: dal 15 aprile al 20 luglio 2014
Quanto: biglietto € 7.50, previste riduzioni
Immagine copertina di Markus Spiske https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-in-possesso-di-striscia-di-pellicola-4201333/