Tutti col naso per aria ieri notte ad ammirare la luna, così vicina e così splendida, nella sua veste rosa, da togliere il fiato. La luna si sa è da sempre fonte d’ispirazione per i poeti, gli innamorati ed i sognatori in genere.

Il suo fascino, un po’ misterioso, non è stato scalfito nemmeno dallo storico sbarco del 20 luglio ’69 quando il comandante dell’Apollo 11, Neil Armstrong pronunciò la famosa frase “un piccolo passo per un uomo un grande passo per l’umanità”.

Alla luna affidiamo sogni e speranze, sotto la luna gli amanti si scambiano baci e promesse, i bambini la scrutano immaginando mondi fantastici popolati di fate e folletti, i nottambuli trascinano i loro passi stanchi, gli ubriachi cercano faticosamente la strada di casa.

Il solstizio d’estate celebra la vita, l’inizio della stagione più attesa dell’anno e in tutto il mondo, ancora oggi, si celebrano riti antichi che riecheggiano suoni e parole mai del tutto perse.

Le foto che pubblichiamo sono state scattate ieri notte nel Parco fluviale del Secchia in provincia di Modena e a Muravera in Sardegna, due luoghi apparentemente lontani tra loro, ma uniti da una trama di corrispondenze che il poeta definirebbe di “amorosi sensi”.

Gli autori delle foto sono Massimo Vologni e Regina Lorrai che ringraziamo per la gentile concessione e a cui dedichiamo i versi del Leopardi
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli?”
