Lifestyle- Marijuana, negli USA è iniziata la legalizzazione

emilioVoi fumate? Non mi riferisco alle sigarette… Io non fumo, né sigarette né marijuana, non ho mai fumato perché non ne trovo il gusto ma al di là del sottoscritto c’é una rivoluzione sociale che sta accadendo negli U.S.A. proprio in relazione al fumare marijuana.

Diciamo chiaramente: le guerre alla droghe hanno disgraziatamente perso, e i cartelli messicani sono talmente potenti da fare da Stato del terrore a sé stante (e ciò ha creato uno sconquasso geo-politico nella zona messicana). Per tutta risposta, gli Stati americani più evoluti stanno cercando di non ripercorrere quel medioevo sociale che è stato, per esempio, in America il periodo del proibizionismo. Inteso che il proibire non funziona, negli Stati Uniti dal 1 gennaio 2014, lo stato di Washington e del Colorado hanno legalizzato la vendita della marijuana per scopi ricreativi, non solo per scopi medici. Leggete attentamente perché non si tratta di liberalizzare ma di legalizzare. La grande differenza sta tutta qui, ossia nel fatto che uno Stato che legalizza, gestisce, regola, tassa e controlla la produzione e vendita, mentre una liberalizzazione (che ovviamente non è avvenuta) vorrebbe dire un “non controllo”, un “libera tutto per tutti” che sì, invece, sarebbe pericolosissima.

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Legalizzare la vendita di marijuana, esattamente come ad Amsterdam, citta’ che noi europei conosciamo benissimo, significa molto sul lungo periodo e gli oppositori a questa politica d’apertura forse criticano solamente temendo il cambiamento d’oggi non vedendone i benefici.

Credete davvero che l’uso della marijuana non avvenga se proibito? Illusi… E cosa ne dite invece di un consumatore che, come per le sigarette, viene tassato ma soprattutto, di un sistema criminale che ha basato buona parte dei suoi introiti su sostante illecite che diventando lecite annientano i canali (e gli introiti) della criminalita’ organizzata e finalizzata al narco traffico?

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Ecco che gli U.S.A., come per i matrimoni gay, prendono posizione sociale netta, avanzano nonostante le critiche e scommetto che faranno scattare un domino di Stati capaci di legalizzere la vendita di marijuana. Non solo la maggioranza della popolazione USA si è gia’ espressa in sondaggi nettamente a favore della legalizzazione ma i vari Stati hanno già stimato le centinaia di milioni che andranno ad alimentare la raccolta delle imposte. Dulcis in fundo, le “Penny Stocks” azioni a bassa capitalizzazione proprie delle aziende che si occupano della coltivazione e vendita “dell’oro verde” (oltre agli strumenti per farne uso) hanno segnato rialzi record a listino (fino al + 300%) nelle 2 prime settimane di gennaio. Gli analisti indicano che questo business agli albori ha margine di crescita enorme (entro il 2018 potrebbe rendere 10 miliardi di dollari l’anno) e verso quegli Stati, come il Colorado, sta già nascendo un turismo finalizzato all’acquisto e uso della marijuana. La rivoluzione è in corso, siamo tutti avvisati.

Colorado

Emilio Paschetto

(New York)

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