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Lo scaffale di dicembre 2022
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Lo scaffale di dicembre 2022

04/12/2022

Lo scaffale di dicembre 2022 arriva ricco di novità e di doni che non devono essere scartati ma sfogliati.

Tra una pagina e l’altra, tra una storia e una riflessione, il Natale si fa più ricco e sentito, avvolto dal silenzio della neve caduta e dal calore di un camino.

Enrico Pandiani,  Fuoco,  Rizzoli

Lo scaffale di dicembre 2022Vincitore del premio Giorgio Scerbanenco 2022 il romanzo racconta la vicenda di  quattro ex detenuti fuggiti dalla Francia a Torino. Dal momento in cui il furgone che li stava portando al carcere di Lione è stato coinvolto in un disastroso tamponamento, sono scappati oltreconfine e si sono rifatti una vita. A unirli, da allora, è quell’enorme segreto. Marsigliese, ex rapinatore di banche, Max Ventura ha messo in piedi un ristorante. Grazie alla buona cucina e all’amore della sua compagna, i clienti non mancano mai. Algerino con profondi occhi azzurri e il viso segnato da un passato dissoluto: lui è Abdel. Ex ladro di professione, ha aperto un’officina di auto d’epoca. Una criniera di ricci disordinati, lo sguardo ombroso, Sanda, origini malgasce, non passa inosservata. È socia di una palestra di arti marziali e di certo il fisico non le manca, dopo aver ballato per anni al Crazy Horse di Parigi. Non si può non notarla per la sua malinconia piena di fascino: lei è Victoria, alsaziana. È stata coinvolta in una truffa dal compagno e ora ha ricominciato con il cuore spezzato e una figlia. Ma un giorno tutto cambia, di nuovo. Uno strano individuo si presenta al ristorante di Max. Si fa chiamare Numero Uno. Irromperà nelle loro esistenze per sconvolgerli, trascinandoli in una storia pericolosissima che riporterà a galla il loro passato.

Oggetti da cucina,  Slow Food editore

Lo scaffale di dicembre 2022Per i collezionisti e i cultori del design a tavola.  Com’è nato lo schiacciapatate? A quale era risale il mortaio? Quante forme di spremiagrumi esistono?  Il libro raccoglie centinaia di fotografie di strumenti e utensili inventati in tutto il mondo, per raccontare il modo in cui questi abbiano influito o addirittura trasformato cosa e come mangiamo. Diviso per funzioni (stoccare, misurare e pesare, lavare, tagliare grattugiare, mescolare, comprimere, scaldare e cuocere, pulire), il libro descrive ogni oggetto con minuziose informazioni quali le sue peculiarità, la provenienza, il nome del designer, la datazione storica, ma anche i motivi che hanno portato all’invenzione. Per una ricostruzione storica delle nostre abitudini alimentari, attraverso gli oggetti che hanno contribuito a darne forma.

Ferdinand von Schirach,  Delitto/Colpa/Castigo,  Neri Pozza editore

Lo scaffale di dicembre 2022Per la sua intera esistenza, Ferdinand von Schirach si è occupato delle infinite manifestazioni del male. Non soltanto per gli oltre ottocento procedimenti penali che lo hanno visto nel ruolo di avvocato della difesa, ma anche per il suo desiderio di fare i conti, come molti della sua generazione, con le pagine oscure della storia nazionale. La sua ricerca, umana ancor prima che professionale, tende alla comprensione di quell’attimo in cui il male può impadronirsi, senza motivo e senza preavviso, di un uomo o una donna inducendoli a perdersi, a infliggere dolore, a uccidere. Da questo lungo viaggio è nato uno dei piú noti scrittori tedeschi contemporanei.
I racconti dei suoi veri casi, per la prima volta qui riuniti in un unico volume, parlano con una lingua scarna eppure empatica dell’abissale solitudine dell’essere umano, dell’orrore verso sé stesso di chi commette un crimine, del vuoto spaventoso che ogni morte violenta lascia dietro di sé. E del continuo, necessario interrogarsi sui temi della colpa, dei motivi di un delitto, dell’adeguatezza della pena, fino alla resa di fronte all’irriducibile complessità dell’esperienza umana.

Alessandra Fontana,  Il tagliere è servito,  Fefè editore

Lo scaffale di dicembre 2022Da moda dell’happy-hour il tagliere diventa proposta gastronomica di gran gusto ed eleganza, secondo la tendenza che spopola negli USA.  In questo libro se ne trovano 50 illustrati a tutta pagina e con istruzioni dettagliate per la perfetta preparazione:  ingredienti di qualità superiore, colori, fantasia, senso estetico, e il tagliere diventa proposta di classe per ogni occasione, formaggi profumati, fiumi di salumi, frutti e crudités, biscottini dolci e salati, delicatessen varie, li fanno belli come gustosi quadri d’autore.” Un tagliere non chiede di essere perfetto, non esistono regole ma solo dei piccoli accorgimenti da seguire ed il coraggio di tirare fuori il lato artistico che si nasconde in ognuno di noi. Tutto quello che dovrete fare è sintonizzarvi sulla vostra radio preferita, versarvi un calice di un rosso vellutato ed immaginare di avere davanti una tela da far vibrare con mille colori lasciandovi guidare solo dalla vostra fantasia o magari ispirandovi all’Arcimboldo o, perché no, a Pollock (Alessandra Fontana)”.

Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone,  Chi si ferma è perduto,  Sellerio

Lo scaffale di dicembre 2022Serena, casalinga ultraindaffarata di un borgo vicino a Pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. È quello del professor Caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. Serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. Ma la sua identità non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. Inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama «superpotere», un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. Il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice è così inevitabile. L’inchiesta ufficiale è invece condotta da Corinna Stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro. La coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. Molti pettegolezzi accompagnano l’indagine e molti segreti saranno svelati. Ma la soluzione sarà la più triste. Serena Martini e Corinna Stelea hanno giornate così complicate e vere che le loro più banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell’acrobatico, nel paradosso, nell’avventura. E’ l’affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l’elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacità di rappresentare la sensibilità femminile.

Concita De Gregorio,  Un’ultima cosa,  Feltrinelli

Lo scaffale di dicembre 2022“Questa è una storia che comincia molto lontano. Non so nemmeno io quando ho iniziato a sentire le voci delle donne che parlano qui”, scrive Concita De Gregorio in apertura di un caleidoscopio di canti femminili. È un coro il libro che avete fra le mani. Donne che prendono la parola per l’ultima volta e dicono di sé senza lasciare diritto di replica. Donne che l’autrice ha sfiorato dal vivo ancora bambina, come Dora Maar, oppure adolescente, Amelia Rosselli, o via via crescendo, incontrandole senza riconoscerle e cercandole dopo nelle loro opere: Carol Rama, Nise da Silveira, Vivian Maier, Silvina Ocampo, Maria Lai, Lisetta Carmi e altre ancora. Non tutte sono così conosciute, potevano essere strade maestre, sono rimaste spesso vicoli ciechi. Messe al bando, escluse, lasciate indietro: arrivate troppo presto rispetto ai tempi, alle convenzioni, alla società, hanno rappresentato per il mondo uno scandalo. Ciascuna di loro si alza in piedi al suo funerale per consegnarci, nel congedo, la verità. Un’orazione che è anche un’invettiva: parole incendiate di ironia, di rabbia, di sapienza. Dora è la musa di Picasso, Amelia è figlia di Carlo, Carol è amica di Andy Warhol… sono sempre “qualcosa” di qualcun altro, un attributo. Ombre a cui queste pagine danno luce, restituiscono voce. Concita De Gregorio incarna queste donne, “fonti di eresia, dunque di desiderio e di colpa”, ascoltandole, prendendole su di sé e offrendo loro l’ultima parola. Il filo che dipana è ora un progetto teatrale a cui l’autrice presta corpo in scena. Raccontare la Storia difatti non basta, bisogna raccontare le storie. Averne molta cura.

Massimo Recalcati,  La luce delle stelle morte,  Feltrinelli

Lo scaffale di dicembre 2022

Al centro di questo libro c’è il rapporto della vita umana con l’esperienza traumatica della perdita. Cosa accade dentro di noi quando perdiamo chi abbiamo profondamente amato? Quale vuoto si spalanca? Quale lavoro ci attende per ritornare a vivere? E cosa avviene quando questo lavoro risulta impossibile e ci sentiamo persi insieme a chi abbiamo perduto?
Il lavoro del lutto e la nostalgia sono due esempi di come possiamo restare vicini a ciò che abbiamo perduto senza però farci inghiottire dal dolore. Mentre il nostro tempo esalta il futuro, il progetto, l’intraprendenza, il lutto e la nostalgia ci ricordano che lo sguardo rivolto all’indietro non è sempre segno di impotenza, ma può anche alimentare le risorse che servono per essere davvero capaci di non smettere mai di nascere.

Claire Keegan,  Piccole cose da nulla,  Einaudi 

Lo scaffale di dicembre 2022Sono giorni che Bill Furlong gira per fattorie e villaggi con il camion carico di legna, torba e carbone. Nessuno vuole restare al freddo la settimana di Natale. Sotto la neve che continua a scendere, tutto va come sempre in quel pezzo d’Irlanda. Poi, nel cortile silenzioso di un convento, Bill fa un incontro che smuove la sua anima e i suoi ricordi. Lasciar correre, girarsi dall’altra parte, sarebbe la scelta più semplice, di certo la più comoda. Ma forse, per Bill Furlong, è arrivato il momento di ascoltare il proprio cuore. «Mentre proseguivano e incontravano altre persone che conosceva e non conosceva, si ritrovò a domandarsi che senso aveva essere vivi se non ci si aiutava l’uno con l’altro. Era possibile tirare avanti per anni, decenni, una vita intera senza avere per una volta il coraggio di andare contro le cose com’erano e continuare a dirsi cristiani, a guardarsi allo specchio?».

Maurizio De Giovanni,  Caminito,  Einaudi

Lo scaffale di dicembre 2022È il 1939, sono trascorsi cinque anni da quando l’esistenza di Ricciardi è stata improvvisamente sconvolta. E ora il vento d’odio che soffia sull’Europa rischia di spazzare via l’idea stessa di civiltà. Sull’orlo dell’abisso, l’unico punto fermo è il delitto. Fra i cespugli di un boschetto vengono ritrovati i cadaveri di due giovani, stavano facendo l’amore e qualcuno li ha brutalmente uccisi. Le ragioni dell’omicidio appaiono subito oscure; dietro il crimine si affaccia il fantasma della politica. Con l’aiuto del fidato Maione – in ansia per una questione di famiglia – Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.

Francis Spufford,  Una luce che non si spegne,  Bollati Boringhieri 

Lo scaffale di dicembre 2022È il 25 novembre 1944 quando un bombardamento colpisce il supermercato Woolworths nel quartiere londinese di New Cross, uccidendo 168 persone. Tra le vittime, numerosi bambini che accompagnavano le mamme ad acquistare le pentole d’alluminio appena arrivate al negozio. In questo straordinario romanzo che coniuga una verità storica con vicende personali del tutto romanzate, Francis Spufford riporta in esistenza cinque di quei bambini, immaginando la vita che avrebbero potuto avere se un missile non l’avesse polverizzata. E lo fa attraverso cinque quadri collettivi in anni chiave della storia inglese: il 1949 e il dopoguerra; il 1964 e la Swinging London; il 1979 e l’epoca Thatcher; il 1994, con Tony Blair al potere; il 2009, con le conseguenze della forte crisi finanziaria innescatasi l’anno precedente. L’autore mantiene lo sguardo sempre puntato sui modi in cui la scena politica e sociale influenzi ogni vicenda privata e ridando la vita ai suoi cinque protagonisti,  ci regala una riflessione importante, e sempre scevra da ogni sentimentalismo, su ciò che è quotidiano e su ciò che è eterno.
Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

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