New York-Autentici cinesi. Falsi rifugiati

emilioOgni domenica mattina compio ciò che per molti NewYorkesi è un rito: cerco di capire, attraverso la lettura del New York Times, i mille eventi che nutrono la mia metropoli. Uno in particolare mi colpisce perché mi fa venire in mente la triste sorte degli imprenditori tessili di Prato in Toscana. Vi racconto cosa sta avvenendo a ChinaTown in Manhattan.

Dicembre, una donna cinese non residente, incontra David Miao, il suo avvocato cinese, nell’ufficio di ChinaTown. La donna è preoccupata, ansiosa per l’intervista che sosterrà di lì a poco, con l’ufficio immigrazioni. Insieme rivedono, passo passo, la richiesta di asilo politico inoltrata dal legale: lei avrebbe abortito, in Cina, costretta dalla politica, che sostiene la legge del figlio unico e sarebbe per questo fuggita dalla madre Patria. L’avvocato raccomanda di stare tranquilla. La donna chiede. Il cinese risponde.

La preoccupazione della donna e la sicurezza del suo avvocato: l’intero dialogo in botta e risposta è stato trascritto dai Federali che stavano ascoltando tutto. L’ inchiesta sui visti per le richieste d’asilo politico a New York City è in pieno sviluppo. Ovviamente l’avvocato aveva inventato tutto e la donna non aveva mai abortito.

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A oggi, oltre all’avvocato in questione, sono finite in manette una trentina di persone, tra legali, assistenti, traduttori, falsificatori cinesi d’ogni genere para-legale, artefici del business degli “asili politici di New York City”. Almeno 10 uffici legali, tutto cinesi a New York City, sono sotto investigazione e il bello deve ancora venire. Negli ultimi 6 anni più di metà delle richieste di asilo politico cinese per gli USA sono state inoltrate a New York City proprio grazie ai 10 uffici legali in attualmente indagati. Per un business stratosferico: solo nel 2012 il 62% delle richieste d’asilo politico cinese ricevute negli USA è stata processata a New York City.

Chinese asylum 04Non solo i cinesi sono i primi nella classifica delle nazionalità dei richiedenti asilo politico, ma il loro numero è addirittura il doppio rispetto alla somma dei richiedenti provenienti dei 9 paesi che seguono la Cina nella classifica. Negli ultimi dieci anni, la popolazione cinese nata a New York City è cresciuta del 35% rispetto alla decade precedente  e i cinesi sono arrivati a superare in numero la popolazione domenicana-latina nella City. L’asilo politico è business per gente senza scrupoli:a vvocati, falsificatori di documenti d’ogni tipo…

L’ondata d’invasione cinese accomuna Manhattan a Prato: 10.000$ per una pratica con traduttori cinesi che da professionisti consumati, durante le interviste con l’Immigration, interpretano inventando, quando i candidati tentennano o balbettano insicuri.

L'avvocato cinese David Miao
L’avvocato cinese David Miao

C’è anche l’ideologia politica, in questo malaffare, sostenuta da avvocati come David Miao (sotto inchiesta) che sostengono di svolgere “un lavoro umanitario”, per evitare a questi “fuggiaschi” il reimpatrio forzato in Cina.  Ma l’onda ha subito una dura battuta d’arresto e parrebbe arginata perché i Federali hanno scoperto il business, e come sappiamo, l’FBI agisce in fretta. Nel giro di 6 mesi scommetto che caleranno drasticamente le richieste d’asilo politico cinese negli USA.

Emilio Paschetto, New York

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