Tutti coloro che invecchiano vorrebbero sapere come mantenere il proprio cervello sano, il più al lungo possibile. Risponde alla domanda il testo Maintaining older brain functionality: A targeted review, “Mantenere la funzionalità del cervello anziano, un esame mirato”, redatto da Ballesteros, Kraft, Santana, Tziraki.
La popolazione diventa sempre più anziana: nel 2060 la percentuale di anziani toccherà il 30%. Va di pari passo l’aumento del declino cognitivo e della demenza. I costi relativi raddoppieranno nei prossimi 40 anni. L’Alzheimer, forma di demenza più comune, diverrà il doppio o il triplo dei valori di oggi.
Invecchiamento degli anziani sani
Che cosa si può fare per prevenire o ritardare il declino cognitivo di coloro che, tra gli anziani, sono ancora sani? Variazioni cerebrali e cognitive riguardano, come è noto, anche il decorso del semplice invecchiamento. Ciò non impedisce, tuttavia, che gli anziani continuino a vivere una vita normale fino a veneranda età. Che cosa fa il cervello umano? Si adatta ai cambiamenti fisici, cognitivi e ambientali, finché lo permette l’entità del declino delle abilità senso-motorie e cognitive. Parliamo della neuro-plasticità: il nostro cervello può modificare le connessioni tra neuroni e la funzionalità cerebrale, per rispondere alle sfide del cambiamento ambientale.
Come bisogna agire per controbattere al declino
Attività fisica, training cognitivi e impegno nel sociale sono salutari: proteggono e agiscono moderatamente sul declino cognitivo. Si consigliano ballo “amatoriale” e Tai-Chi. Nella danza si riscontrano attività fisica, coordinazione, impegno cognitivo e senso-motorio, combinati con aspetti emozionali e sociali. Il Tai-Chi è una ginnastica che affonda le sue radici nella tradizione cinese, prevede movimenti lenti e coordinati, che migliorano l’equilibrio psicofisico. Con esso la funzionalità fisica migliora e diminuiscono cadute, ansia, depressione. Si sottolinea un concetto: una volta di più per migliorare la qualità della vita dell’anziano è necessario che egli abbia una vita, svolga attività ricreative, basate su marcati interessi, che costituiscono esercizi per il cervello.