Erbe e Salute: i molteplici usi della Verbena Officinalis

Erbe e Salute: i molteplici usi della Verbena Officinalis

La verbena officinalis, conosciuta anche come verbena (o vervena) comune, è un’erba perenne originaria dell’Europa e largamente diffusa in altre parti del mondo tra cui il Nord America.

Appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, cresce fino a 70 cm di altezza con un portamento eretto e preferisce i terreni calcarei.

Ha foglie lobate e dentate e le sue delicate spighe contengono grappoli di fiori malva a due labbra.

Nonostante venga occasionalmente coltivata come pianta ornamentale, in realtà è stata ampiamente utilizzata sin dall’antichità in erboristeria per le sue numerose proprietà medicinali.

Molti sono i nomi con cui questa erba viene definita nel mondo, tra cui ‘erba sacra’, ‘pianta della zanzara’, ‘issopo selvatico’ e ‘verbena blu’.

Mentre molte culture, tra cui quella tedesca, olandese, danese, slovacca, finlandese ed ungherese, l’associano al ferro e includono nel suo nome proprio questo minerale.

Verbena e credenze popolari

La verbena comune, scientificamente descritta da Carlo Linneo nel suo Species Plantarum del 1753 e anche da Plinio il Vecchio, è stata usata quale ‘erba sacrificale’ e considerata molto potente.

Il termine latinoofficinalisindica, per l’appunto, il suo utilizzo nell’ambito della medicina e dell’erboristeria.

È stata tenuta in grande considerazione fin dall’antichità classica e associata alle forze divine e soprannaturali e ha un uso altrettanto antico come pianta medicinale.

Le capsule a base di erbe vengono utilizzate per facilitare il sonno, più o meno come la valeriana.

L’erba della verbena officinalis è stata utilizzata nella medicina tradizionale austriaca internamente, come tè o liquore, per il trattamento di infezioni e febbre.

Ed è solitamente utilizzata a scopo curativo come tisana.

Nel 1652 The English Physitian di Nicholas Culpeper menzionandone gli usi popolari affermò che presumibilmente la verbena era uno dei 38 fiori di Bach originali.

Questa pianta fu chiamata “lacrime di Iside” nell’antico Egitto, e in seguito “lacrime di Giunone”.

Nell’antica Grecia era dedicata a Eos Erigineia.

Nell’era paleocristiana, la leggenda popolare affermava che la verbena comune fosse usata per tamponare le ferite di Gesù dopo la sua rimozione dalla croce da cui l’appellativo “Erba Sacra”.

I molteplici benefici terapeutici della Verbena Officinalis

In virtù dei suoi principali effetti terapeutici la medicina olistica considera la Verbena un:

  • Tonico nervino, agisce sul sistema nervoso e, quindi, sui nervi
  • Sedativo
  • Antispasmodico
  • Diaforetico, favorisce la sudorazione
  • Galattagogo, cioè in grado di aumentare la secrezioni del latte nelle donne e negli animali
  • Epatico

Erbe e Salute: i molteplici usi della Verbena OfficinalisLa verbena è un leggero ansiolitico che può essere di sostegno nei casi di depressione e stati di malinconia che si verificano soprattutto a seguito di malattie debilitanti, come ad esempio l’influenza.

Può anche aiutare nei casi di convulsioni e crisi isteriche.

Quale diaforetico può essere impiegato nella fase iniziale della febbre.

Come rimedio epatico è consigliato nei casi di itterizia e infiammazione alla cistifellea.

Può essere anche utilizzato come colluttorio per il trattamento di carie e gengiviti.

Come impiegarla in casa

La verbena può essere utilizzata come:

  • Infuso/Decotto
  • Tintura
  • Impacco

Per la preparazione di un infuso: far bollire dell’acqua e versarla poi in un contenitore in cui saranno stati aggiunti da 1 a 3 cucchiai di verbena essiccata, chiudere con un coperchio e lasciare il tutto per circa 10-15 minuti prima di consumare la tisana.

Berne una tazza calda 2-3 volte al giorno.

Per la preparazione di tinture, si consigliano dai 2.5 ml ai 5 ml da usare 3 volte al giorno.

Per preparare, invece, gli impacchi di verbena occorre una manciata di foglie fresche che verranno aggiunte a un bicchiere di aceto messo a riscaldare sul fuoco a fiamma bassa lasciando cuocere le foglie nell’aceto finché quest’ultimo non evapora.

Dopo aver rimosso il tutto dal fuoco, immergervi la garza o il panno in cotone da utilizzare per l’impacco che andrà posizionato sulla parte del corpo dolente.

Questo rimedio è particolarmente efficace per la sciatica. (NOTA: In tutti i casi di impacchi, prima di applicare la garza, o altro tessuto impiegato, accertarsi che questo non sia bollente onde evitare ustioni al paziente).

Gli impacchi di verbena sono anche di grande beneficio per combattere l’emicrania.

In questo caso, tuttavia, il decotto, prima di essere applicato sulla fronte dovrà essersi raffreddato completamente.

Quando è sconsigliato l’uso della Verbena Officinalis

Malgrado le sue innumerevoli qualità terapeutiche, l’uso della verbena è assolutamente sconsigliato durante la gravidanza in quanto potrebbe causare aborti spontanei.

Inoltre, mentre non risultano al momento interazioni tra verbena officinalis e farmaci, la verbena hastata o verbena blu può interferire con farmaci per la pressione sanguigna e terapie ormonali.

Di conseguenza, se ne sconsiglia l’uso anche in questi casi.

IMPORTANTE

Le informazioni contenute nel presente articolo hanno solo scopo informativo e non sono da considerarsi assolutamente parere medico.

Qualunque sia il vostro problema di salute, consultate prima il vostro medico. Per quanto riguarda l’attuale emergenza COVID-19 contattate gli organi competenti.

About Maria Teresa De Donato

Maria Teresa De Donato, Scrittrice olistica e multidisciplinare Romana di nascita, vive da oltre 25 anni negli USA dove ha ultimato i suoi studi giornalistici presso l’American College of Journalism e conseguito le lauree Bachelor, Master e Dottorato in Salute Olistica presso Global College of Natural Medicine specializzandosi in Omeopatia Classica, Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese. Naturopata, Omeopata, Life Coach, iscritta a vari albi professionali, è anche Autrice di molte pubblicazioni. I suoi libri sono disponibili su tutta la rete Amazon, librerie incluse.

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