Virus Zika. In Italia è allerta

Virus Zika. In Italia è allerta

Il virus Zika, causato dalla puntura della zanzara Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e il dengue) continua a far registrare nuovi casi. La malattia si è già diffusa in oltre venti paesi nel mondo soprattutto in Centro e Sud America e non può certo essere sottovalutato. Non tanto per la gravità dei sintomi, spesso lievi, simili a quelli dell’influenza (spossatezza, febbre, dolori articolari, congiuntivite ed eruzioni cutanee) e che nn richiedono trattamenti specifici: i malati devono stare a riposo, bere molti liquidi, trattare il dolore e la febbre con antipiretici tipo il paracetamolo.

Il vero rischio lo corrono soltanto le donne in gravidanza perché, come abbiamo detto,  il virus Zika, allo stesso mmodo del virus della febbre gialla e del dengue, può provocare gravi malformazioni nel feto come le microcefalie.

In Italia la situazione, al momento è sotto controllo: “Più che di un vero e proprio allarme, parlerei di un corretto stato di allerta”, ha detto Susanna Esposito,  presidente dell’ Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici.

Anche nel nostro paese ci sono stati negli anni scorsi diversi casi di malattie infettive provocate da punture di zanzara. Un esempio abbastanza recente è quello dal virus di West Nile che, da paesi  lontani come l’Africa e l’Asia, è arrivato fin da noi colpendo in particolare le regioni in cui scorre il fiume Po. Va tenuto in considerazione il fatto che altre zanzare possano essere pericolose. La diffusione dei viaggi in mete esotiche potrebbe far aumentare enormemente le situazioni a rischio.

Purtroppo non esiste un vaccino. L’azione preventiva più importante è quella di evitare le punture di  zanzare, utilizzando repellenti e coprendo il più possibile le parti esposte.

In Centro e Sud America, inoltre, si stanno monitorando i dati epidemiologici su alcune manifestazioni neurologiche come la sindrome di Guillain-Barrè, una malattia rara che colpisce i nervi e che causa la paralisi di gambe e braccia. La ricerca vuole escludere che ci possa essere una correlazione con il virus Zika.

 

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