L’oro d’Italia, a giudizio di Claudio Cerasuolo, non è segregato nel caveau di una Banca, ma è alla portata di tutti, sulle nostre tavole. Questo, almeno, è il pensiero dello scrittore, veneziano d’origine, torinese d’adozione, cronista prima al Gazzettino di Venezia e poi a La Stampa di Torino, da vent’anni …
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