Art & Show-Torino Jazz Festival 2014. Fringe seguendo Coltrane
Ogni festival serio ha la sua sezione off, chiamata in “slang” Fringe, che ovviamente non poteva mancare al Torino Jazz Festival 2014. Da oggi al 30 aprile infatti la zona di Piazza Vittorio e dintorni si riempirà di note ed atmosfere jazz provenienti da tutto il mondo. Il tema conduttore del 2014 è ispirato al capolavoro di John Coltrane A Love Supreme, cosi descritto da Furio Di Castri, contrabbassista milanese, ora docente di Jazz al conservatorio G.Verdi di Torino che vanta collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del Jazz italiano ed internazionale: “un concept album che ha cambiato radicalmente il mondo del jazz e ha provocato un effetto dirompente nel mondo del rock, come testimoniano gli evidenti tributi a lui dedicati dai Led Zeppelın e la devozione di un’intera generazione di musicisti, da Eric Burdon a Patti Smith. Questa è una delle ragioni per cui lo abbiamo preso come spunto ideale per il Fringe, per il suo essere al di sopra di tutto, essere musica delle musiche come una specie di Bibbia universalmente rispettata..”.
Quindi per 5 giorni e cinque notti impazzeranno jam session ed esibizioni (70 concerti in 14 location) con i 145 artisti provenienti da Argentina, Brasile, India, Usa, Francia, Norvegia, Iran, Cuba, Israele, Marocco e Cuba. Oltre agli italiani ovviamente. Alcuni nomi più conosciuti.. il pianista norvegese Jon Balke, il percussionista francese Patrice Heral, il sassofonista e il batterista argentini Javier Girotto e Minino Garay e il trombettista israelo-americano Avishai Cohen. Tra gli italiani i grandi Roberto Gatto alla batteria, Rosario Giuliani e Max Ionata al sassofono. Spazio anche per i musicisti dell’area torinese tra cui Emanuele Cisi, Barbara Raimondi, Roberto Taufic, Gilson Silveira, Pietro Ballestrero e Samuel dei Subsonica.
Niente male no? E questo è solo il Fringe del Torino Jazz Festival…
Immagine copertina di Lucas Allmann https://www.pexels.com/it-it/foto/persone-che-si-esibiscono-sul-palco-442540/