Il foglietto illustrativo allegato al farmaco è sempre stato cartaceo: ora anch’esso sarà disponibile in formato digitale, in accordo con la tendenza degli ultimi anni, che tende a relegare i documenti in carta ai margini delle attività quotidiane. Non si cancellano, tuttavia, i lati negativi di questo strumento di informazione: il foglietto allegato al principio attivo è spesso scritto in un linguaggio che non tutti comprendono e fa menzione di effetti collaterali che possono avere scarsa incidenza, ma che il paziente potrebbe, erroneamente, per un eccesso di sensibilità riscontrare su se stesso, senza presentarli effettivamente. Si consiglia, per questa ragione, di consultare il medico per qualsiasi dubbio, prima di interrompere la terapia di propria iniziativa.
Creazione del foglietto illustrativo digitale: da settembre una nuova piattaforma
Nuove modalità di gestione sono state applicate ai lotti di farmaci il cui bugiardino doveva diventare digitale. C’era soltanto un aspetto cui bisognava provvedere: razionalizzare la prassi con la quale il farmacista avrebbe dovuto consegnare al paziente il nuovo foglietto illustrativo cartaceo, tale da creare problematiche sia per il farmacista, sia per il cittadino. Il problema sarà risolto da settembre: sarà disponibile una piattaforma informatica. Grazie a essa sarà possibile per il cittadino accedere rapidamente al nuovo foglietto. Non dovrà più preoccuparsi di conservare un documento, spesso composto da molte pagine. Lo afferma Andrea Mandelli, senatore e presidente della Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi), cui appartiene l’iniziativa.
Con l’aiuto del farmacista, il cittadino avrà la possibilità di accedere gratuitamente al foglietto illustrativo aggiornato in formato digitale. Potrà utilizzare la posta elettronica, oppure un’app per qualsiasi smartphone. Al fine di portare avanti l’iniziativa è stato richiesto il patrocinio dell’Aifa e del Ministero della Salute. La piattaforma crea un canale, che servirà a veicolare informazioni sanitarie di interesse generale, utili per il paziente. Si tratta di “un altro tassello della nostra opera di sempre maggiore integrazione del farmacista nel processo di cura e assistenza sul territorio”, aggiunge Andrea Mandelli. Resta il problema per la sezione della popolazione che non è informatizzata: per alcuni i due sistemi di diffusione del bugiardino dovrebbero essere destinati a coesistere.