Risulta interessante ritrovare su tutti i giornali a New York venerdì mattina l’immagine del nostro Presidente Obama in visita alla Città del Vaticano. Non è più atipico incontrare Papa Francesco in prima pagina negli U.S.A. dopo che il Times gli ha dedicato la copertina nominandolo “uomo dell’anno”. Sondaggi e interviste massive in Nord America hanno portato alla luce che Jorge Mario Bergoglio ha fatto breccia nel cuore di 3 americani su 4. Benedetto XVI aveva riscosso, all’apice del suo mandato, un 63% di giudizi favorevoli da queste parti, mentre a 12 mesi dal suo esordio, l’attuale Papa è già al 76% come indicano i numeri tanto cari agli Americani. Per l’America questo è un Super Papa, che non usa giri di parole, che adotta tolleranza zero (per esempio in merito agli scandali della Chiesa, che proprio qui in America sono scoppiati ripetutamente a sfondo pedofilo), un Papa che si porta la borsa e lavora sul campo, che non condanna gli omosessuali e neppure i divorziati e spinge la Chiesa a riavvicinarsi alla realtà.
Da grande politico, il presidente americano ha cercato questo incontro con fermezza, sicuro che rinforzerà la sua immagine. A posteriori, un Obama entusiasta non ha smesso di ribadire la grande occasione che ha vissuto con onore, così da poter avere un dialogo col Santo Padre sui principi e le idee riguardo principalmente agli aiuti ai poveri, al drammatico conflitto in Siria, alla persecuzione dei Cristiani nel mondo. Visto il calibro dei due interlocutori, c’è da immaginare che l’ora scarsa di durata dell’incontro, sia volata letteralmente.
Subito dopo leggo che il Papa ha celebrato messa di fronte a 500 politici italiani tra cui l’impareggiabile Roberto Formigoni che, pare, abbia perso l’ennesima occasione per tacere. Leggere le esternazioni di Obama e subito dopo i pareri di Formigoni fa sconfinare il reportage nello humor più puro.
L’illustre senatore (ai più noto per un guardaroba che rasenta il clownesco daltonico) esordisce con: “Siamo tutti corrotti, perché il Papa si riferiva alla corruzione del cuore” e alla domanda reiterata del giornalista se per caso Formigoni non si fosse sentito appunto “chiamato in causa” dalla citazione esplicita alla corruzione del Santo Padre nell’omelia, il politico risponde con una domanda: “Alludeva a noi?” e poi continua “Certo sapeva bene chi aveva di fronte. E ha fatto un discorso duro. Ma insisto: la corruzione di cui parla il Papa è la corruzione del cuore, l’atteggiamento di chi non si mette mai in discussione”.
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