Lifestyle-A NYC tutto ha un prezzo. Anche la Fashion Week 2014
Attualità

Lifestyle-A NYC tutto ha un prezzo. Anche la Fashion Week 2014

13/02/2014
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In questi giorni a New York vive la Fashion Week 2014, il che significa sfilate a ripetizione. Non mi è mai risultato chiaro per quale ragione i non addetti ai lavori considerino qui a NYC le sfilate alla stregua di uno spettacolo, esattamente come i match di basket del Madison Square Garden. Però è così.
La settimana della moda di New York non richiede che siate ricchi e famosi per avere un posto a sedere in prima fila o un accesso back-stage e relativo party di contorno della sfilata… no, qui basta essere ricchi!
Per gli americani (in questo  privi di eleganza) pressoché tutto è acquistabile. Se poi lo sponsor è American Express ecco proliferare servizi di concierge profumatamente remunerati, principalmente collegati a hotel di lusso della Grande Mela, grazie ai quali, per cifre senza senso, anche un facoltoso ed entusiasta non addetto ai lavori, può comprare l’ingresso a una sfilata, al party successivo, con tanto di posto al tavolo riservato, magari a fianco di qualche celebrity e naturalmente al back-stage post sfilata.

Una cliente che spenda nella boutique del designer di successo cifre che permetterebbero l’acquisto di una Mercedes, con buona probabilità riceve automaticamente un invito alla sfilata e al back stage, questo permette di mantenere una relazione esclusiva tra tale cliente ed il brand. Quello che, fino a oggi, non si era mai stato tanto pubblicizzato è servizio di vendita dei posti alla sfilata, tanto palese come in questo periodo.
“Tutto in vendita” è il motto del luxury concierge BlueFish che ha addirittura venduto un posto come modella alla figlia di un facoltoso banchiere messicano per sfilare vestita da un designer emergente.
Per i clienti Asiatici ed Europei il servizio può includere una settimana di eventi, con tanto di autista, in guanti bianchi, per muoversi tra una sfilata e l’altra, ristoranti di lusso naturalmente inclusi nel party post sfilata e red-carpets events dei tanti sponsor.

Black Door Experiences menziona che si può arrivare a spendere centinaia di migliaia di dollari per una clamorosa settimana  al seguito del grande carrozzone della moda newyorkese, per quei clienti ricchissimi che non hanno neppure il tempo (oltre che la voglia) di organizzarsi un’agenda.
Un miliardario (in dollari) di Portland dopo essersi comprato la settimana glamour dichiara: “Mia moglie ed io siamo sempre stati interessati alla moda e ,grazie al luxury concierge service, ora possiamo vivere in prima persona la fashion week, senza dover essere degli insiders per ottenere i pass”.
Tutto chiaro: i posti alle sfilate sono ambiti, lo show della moda costa, sia ai designers (che adesso vendendo i posti, arrotondano) sia ai partecipanti non addetti ai lavori, che naturalmente sono facoltosissimi e quindi possono permetterselo.
A questo punto bisogna chiedersi: la sfilata è ancora principalmente uno strumento commerciale per promuovere il proprio lavoro di design con la stampa e vendere le collezioni ai buyers, oppure sta diventando uno show fine a se stesso?

Emilio Paschetto, New York

Immagine copertina di cottonbro studio https://www.pexels.com/it-it/foto/moda-donna-modello-interni-9511236/

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