Turismo-Al castello di San Leo, sulle tracce del misterioso Cagliostro.
Certamente, neanche con tutti quei poteri che si attribuiva, Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro avrebbe potuto prevedere che dalla sua Palermo, dove era nato nel 1743 avrebbe finito i suoi giorni come carcerato speciale nella Rocca di San Leo, a pochi passi da Rimini. Cagliostro è un personaggio sul quale ancora deve essere fatta chiarezza, malgrado che su di lui siano stati fatti studi e pubblicati decine di libri. La sua figura rimane comunque misteriosa, in uno strano miscuglio di esoterismo, alchimia, truffa, medicina e Massoneria che lo videro protagonista di fatti considerati all’epoca eclatanti. Nato in una famiglia modesta, rimase ben presto orfano, confermando il suo carattere indomabile scappando ancora bambino dall’orfanatrofio.
Successivamente, fu affidato ad un convento di frati, a Caltagirone, dove si appassionò agli studi delle erbe e delle loro proprietà. Dopo alcune esperienze come ottimo falsario di documenti, iniziò il suo peregrinare per tutta Italia e poi per l’Europa, che lo vede transitare e curare i suoi traffici a Bergamo, ad Antibes, a Barcellona, a Madrid, a Lisbona e anche a Londra. Proprio a Londrà, Cagliostro tentò di fare anche un lavoro onesto come disegnatore di pergamene. Ma la sua indole di ottimo falsario gli fa fare in breve tempo una discreta conoscenza con il carcere londinese. Fu subito dopo questa esperienza, che Cagliostro si avvicina alla Massoneria e comincia ad introdursi in ambienti altolocati, graze anche alla sua fama di taumaturgo e medico, nonché di alchimista in grado di trasformare il piombo in oro. Dopo altre peregrinazioni in Olanda, in Francia e in Svizzera, Cagliostro rientra in Italia. Giusto in tempo per farsi accusare di eresia, magia e bestemmia contro Dio, di falso, di truffa e calunnia. Tutte cose per le quali era prevista la pena di morte. Pena che, grazie al suo pentimento completo, gli fu commutata in carcere a vita da scontare in un luogo di sicurezza adeguata ad un simile personaggio. Cagliostro trascorse i suoi ultimi anni in una cella priva di finestre e anche della porta di accesso, alla quale si accedevada una botola: una delle più spaventose forme di costruzione in uso all’epoca.
Qui morì nel 1795. Andare a San Leo sarà un’esperienza molto particolare, per la suggestività del posto, per i panorami sconfinati, che sottolineano l’isolamento di questa rocca, e per i segni del passaggio di questo mago-avventuriero, che sono ancora ben visibili. San Leo, disegnata nelle sue forme attuali da un architetto specialita di strutture militari (Francesco di Giorgio Martini), si raggiunge in pochi minuti sia provenendo da Rimini che dall’autostrada Adriatica. E anche la Repubblica di San Marino è a due passi. Sotto la rocca, l’abitato di San Leo costituisce un ottimo motivo di sosta e di visita per la sua bellezza e per certi sapori tipici che qui sono esaltati in ristoranti e botteghe.
Immagine copertina di Abenezer Muluken https://www.pexels.com/it-it/foto/punto-di-riferimento-edificio-alberi-erba-17853346/
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Il Conte Cagliostro, nobile di cuore