Turismo-Per le donne in dolce attesa, la Madonna del Parto
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Turismo-Per le donne in dolce attesa, la Madonna del Parto

04/01/2014
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La Madonna del Parto è un celebre affresco che Piero della Francesca realizzò intorno al 1450. La sede originale dell’opera era la parete di fondo, dietro all’altare maggiore, della chiesa di Santa Maria di Momentana, risalente al 1200. Quando nel 1785  la chiesa andò quasi interamente distrutta per un terremoto, la Madonna del Parto si salvò quasi per miracolo, visto che l’unica parete che rimase in piedi fu proprio quella sulla quale era stato eseguito l’affresco. In quell’occasione, fu deciso di staccare l’affresco per spostarlo nella cappella del cimitero. Successivamente, l’opera fu spostata varie volte fino alla sede attuale, che si dice non sia ancora quella definitiva, che è un piccolo museo appositamente creato a Monterchi, vicino ad Arezzo, nella Val Tiberina, per esporre degnamente questo bellissimo affresco.

Come dice il titolo, la Madonna del Parto raffigura una Madonna in evidente stato di “attesa” e con un atteggiamento tipico delle donne incinte, che sovente sembrano sorreggere la pancia con l’aiuto di una mano. Questo atteggiamento, regale ma allo stesso tempo molto umano, vede una Madonna giovanissima, con il viso dolcemente sofferente: una rappresentazione abbastanza rara nelle produzioni pittoriche italiane di tutti i tempi, e invece non infrequente in altre, come ad esempio quella spagnola. Due angeli, in cui molti studiosi vedono semplicemente raffigurati un uomo e una donna alati, presentano la Madonna spostando i lembi di un sipario, che contengono gli spazi e fanno concentrare l’attenzione sulla figura della futura Madre di Gesù.

Non si sa chi sia stato il committente di questa opera e per quale motivo sia stato commissionato un soggetto così inusuale; per certo si sa che Piero della Francesca la dipinse in occasione del suo viaggio a Monterchi in occasione della morte della madre, originaria proprio di questo piccolo borgo toscano e che per eseguire l’opera Piero della Francesca impiegò circa sette giorni. Ancora oggi, la Madonna del Parto è mèta di visitatori e provenienti da tutto il mondo; tantissime le visitatrici in dolce attesa, che con le loro preghiere si affidano alla Madonna per avere mitigati i dolori del parto. Tra l’altro, le donne incinte non pagano il biglietto di ingresso al Museo.  Monterchi è a p0chi chilometri da Arezzo e raggiungerla è semplice da ogni parte d’Italia.

Immagine copertina di Una Laurencic https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-seduta-su-ottomano-davanti-a-tre-dipinti-20967/

Luigi Pagnotta giornalista, si occupa della comunicazione del Comune di Montepulciano (SI). Nel 2003 esce la sua raccolta “Lezioni di volo”, che incontra un buon successo di vendita e di critica. Nel 2006, la raccolta è uno dei 5 libri finalisti (su un totale di 170 opere presentate) al premio nazionale Siderno. Dall’agosto del 2006 al giugno 2009 collabora con la rivista a diffusione nazionale CacciaPiù, che pubblica con cadenza bimestrale i suoi racconti di caccia. Nel dicembre 2011, esce la sua seconda raccolta di racconti “Aspettatemi ché torno – Storie di campi, di borghi e di santi cacciatori” (Nicola Calabria Editore), che ottiene subito grande attenzione dal pubblico e dalla critica. Quattro dei suoi racconti sono stati letti e registrati rispettivamente dall’attore Marco Columbro, dal cantautore Mario Castelnuovo, dal Col. Mario Giuliacci, noto meteorologo, e dal conduttore-cabarettista Cristiano Militello. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e antologie.

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