Aperto nel Cilento il primo impianto di microalghe del sud Italia
Alimentazione

Aperto nel Cilento il primo impianto di microalghe del sud Italia

19/10/2016
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E’ stato realizzato ad Acciaroli, nel cuore del Cilento, in provincia di Salerno, il primo impianto italiano di produzione di microalghe; protagonista dell’impresa la PAM (Produzione Alghe Micro), azienda fondata dal biologo marino Edoardo Leggieri che da tempo studia questi elementi e il loro utilizzo.

Aperto nel Cilento il primo impianto di microalghe del sud ItaliaLe microalghe sono il più piccolo elemento e il punto di origine della catena alimentare nell’ecosistema dei mari e degli oceani, sulle quali sono fiorite tantissime ricerche scientifiche, in particolare in direzione delle possibili prospettive su nutrizione e salute.

Da tempo di parla delle alghe marine come cibo di un futuro neanche troppo lontano, e le microalghe, piccoli elementi unicellulare, dove cioè ciascun individuo è formato da un’unica cellula, appartenente al cosiddetto fitoplancton, l’insieme degli organismi vegetali che popolano le superfici acquatiche, capaci di produrre molecole organiche a partire da sostanze inorganiche disciolte in acqua, e che hanno come unica sorgente di energia la luce solare, sono diventate delle vere e proprie star per la ricerca scientifica in questo campo.

Microalghe: un futuro anche in cucina

Aperto nel Cilento il primo impianto di microalghe del sud ItaliaDa nemmeno una decina d’anni l’uso delle microalghe nell’ambito alimentare ha preso il via, partendo dalla Spagna, dove un’azienda andalusa di acquacoltura è riuscita a selezionarne una in particolare, la “Tetraselmis chuii”, un minuscolo componente del mare che ha aperto la strada a nuove possibilità per la cucina d’avanguardia, una specie di spezia da usare nella preparazione di piatti nuovi o nella rivisitazione di ricette tradizionali, il cui profumo e sapore suscitano proprio l’idea di un concentrato di mare.

Fuori dalle cucine gourmet, l’organismo si è rivelato nel contempo un’occasione di ricerca scientifica sui processi di selezione e produzione delle microalghe, così come di analisi delle proprietà nutrizionali e degli effetti fisiologici del plancton in generale, fungendo per molti aspetti da apripista del settore.

A differenza di quello spagnolo, l’impianto campano di Acciaroli ha puntato gli occhi inizialmente soprattutto sulla Spirulina, uno degli alimenti più studiati al mondo, la microalga verde-blu considerata un super alimento grazie ai suoi straordinari effetti benefici sulla salute dell’uomo, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “il miglior cibo per l’umanità nel 21 ̊ secolo”.

La coltivazione della Spirulina è caratterizzata dall’uso dei fotobioreattori, la tecnologia più avanzata e sicura rispetto ai metodi tradizionali in uso, che permettono di ottenere un prodotto puro e naturale al 100%, e tra l’altro di provenienza totalmente italiana.

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Microalghe: la Spirulina del Cilento

Aperto nel Cilento il primo impianto di microalghe del sud ItaliaLa Spirulina registra la più alta densità di proteine rispetto agli altri alimenti; calcio, ferro, magnesio e fosforo, molto più beta-carotene delle carote, più ferro degli spinaci e più calcio del latte; contiene molti che proteggono dai radicali liberi e riduce l’invecchiamento della pelle e del sistema nervoso centrale.

Non si tratta di un farmaco, ma di un alimento naturale “compresso” che, se assunto un’ora prima dei pasti, abbassa il senso di fame, contenendo per il 70% proteine che promuovono la trasmissione del segnale di sazietà al cervello.

Altro fattore importante della Spirulina, riguarda la diminuzione dei livelli ematici di LDL e VLDL e l’aumento dell’HDL grazie alla ricchezza di Omega-6, gli acidi grassi essenziali che fanno sciogliere il colesterolo nelle arterie, causa di infarti attacchi e ictus.

Inoltre la Ficocianina, contenuta in alti livelli nella Spirulina,  è una potentissima proteina che promuove l’autodistruzione delle cellule tumorali.

Povera di grassi, la Spirulina, con il 65% di proteine di alto grado di digeribilità, consente in tal modo un aumento di energia e un recupero fisico più veloce dopo l’allenamento o dopo una gara.

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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