Cooking for autism: per i giovani con autismo è terapeutico stare in cucina

Cooking for autism: per i giovani con autismo è terapeutico stare in cucina

Il Tortellante è un laboratorio terapeutico-abilitativo fondato a Modena dallo chef Massimo Bottura dove dal 2018 ragazzi autistici imparano a confezionare pasta fresca fatta a mano.

Oggi, per la prima volta, la scienza dice ufficialmente che questa attività ha un vero e proprio valore terapeutico.

È stato infatti pubblicato il primo studio in campo internazionale che misura l’impatto delle attività lavorative in campo gastronomico sul miglioramento della qualità della vita nei giovani con autismo.

Lo studio è stato svolto da una equipe multidisciplinare composta da ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno lavorato in team con lo staff scientifico del Tortellante e la supervisione dell’Azienda USL di Modena

L’importanza dell’inserimento nel mondo del lavoro per i giovani con disturbo dello spettro autistico

L’adolescenza e il passaggio all’età adulta sono periodi critici per i giovani con disturbo dello spettro autistico, che spesso si ritrovano senza valide alternative dopo la fine del percorso scolastico.

Infatti spesso sperimentano scarsi risultati nella transizione, tra cui disoccupazione, partecipazione limitata all’istruzione post-secondaria, bassi tassi di vita indipendente e difficoltà nel formare relazioni sociali.

Tra gli interventi di provata efficacia, grande importanza riveste l’inserimento attivo in ambienti lavorativi, tanto che si parla di vere e proprie terapie occupazionali.

L’inserimento delle persone con autismo nel mondo del lavoro, però, comporta tempi lunghi.

Infatti, si svolge attraverso percorsi personalizzati, supportati da personale specificamente formato, in ambienti tutelati e strutturati.

Tuttavia le esperienze fino a ora portate a regime dimostrano che i risultati alla fine si ottengono, e non solo.

L’apprendimento e svolgimento delle attività non si limita alla parte strettamente “produttiva”, ma influisce anche sul miglioramento delle abilità sociali e di comunicazione attraverso il contatto quotidiano con le altre persone presenti nell’ambiente di lavoro.

Il Tortellante nasce come progetto pilota della già esistente associazione Aut Aut Modena.

Dal 2018 è un luogo di educazione, aggregazione e condivisione e ha dimostrato di essere uno spazio realmente inclusivo, dove 25 ragazze e ragazzi con autismo, perlopiù a medio e basso funzionamento, lavorano fianco a fianco con operatori e volontari, producendo tortellini e pasta fresca di ottima qualità.

La vendita dei tortellini contribuisce a ridurre i costi di gestione del laboratorio, nell’ottica di un progetto sostenibile e quindi di lungo respiro.

Al laboratorio di pasta fresca è affiancata anche una “scuola di autonomia” seguita dallo staff scientifico interno, che mette a punto percorsi personalizzati volti a migliorare le capacità di autosufficienza di ciascun partecipante in vista del distacco dalla famiglia.

Cooking for autism: l’intervento

I partecipanti dello studio Cooking for autism dovevano frequentare il programma cinque giorni alla settimana, per un totale di 3-6 ore al giorno, secondo i loro impegni scolastici.

Nel complesso, l’obiettivo dell’intervento è aumentare i comportamenti adattivi riducendo al contempo le difficoltà sociali e i sintomi correlati al disturbo dello spettro autistico.

Oltre al laboratorio di produzione della pasta fresca si sono realizzati ulteriori progetti terapeutici e riabilitativi con diverse finalità:

  • il progetto Spesa, in cui si impara a gestire la dispensa del laboratorio controllando regolarmente i prodotti e creando una lista della spesa con gli articoli mancanti.
  • il progetto Denaro, in cui si insegna come gestire il denaro in un ambiente strutturato attraverso giochi di ruolo per imparare a pagare al supermercato.
  • il progetto Socializzazione volto a insegnare i fondamenti della comunicazione interpersonale e a mettere in pratica comportamenti sociali e comunicativi in un contesto di gruppo.
  • il progetto Emozioni, in cui si impara a riconoscere le caratteristiche delle emozioni primarie e a capire quando si attivano nella loro vita quotidiana.
  • il progetto Casa, in cui è fornito uno spazio comune dove trascorrere il fine settimana in autonomia, sotto la supervisione di psicologi e terapisti ABA formati per promuovere le attività della vita quotidiana, aumentare l’autonomia di base, migliorare le capacità di socializzazione e gestire la gestione di una casa.

Il Tortellante come primo caso di studio internazionale

La rivista Research in developmental disabilites della casa editrice scientifica olandese Elsevier ha pubblicato i primi risultati relativi al progetto Tortellante di Modena.

Si tratta di uno dei primi studi in campo internazionale che misura, secondo le scale di valutazione standardizzate, l’incidenza delle attività lavorative in campo gastronomico nel miglioramento della qualità della vita nei giovani con autismo.

Lo studio è denominato Cooking for autism: a pilot study of an innovative culinary laboratory for Italian adolescents and emerging adults with autism spectrum disorder e svolto da una equipe multidisciplinare composta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno lavorato in team con lo staff scientifico del Tortellante.

I test svolti dal 2018 al 2022 su 20 partecipanti tra i 16 e i 30 anni e somministrati anche ai caregivers, hanno dimostrato un miglioramento significativo nelle abilità di vita quotidiana.

Il risultato è ancora più significativo in quanto ottenuto nonostante le gravi difficoltà causate dalla pandemia, che ha reso necessarie diverse restrizioni e un lungo periodo di blocco delle attività.

Lo studio pubblicato ha valutato l’impatto sui partecipanti del Tortellante misurando l’andamento sintomatologico, dei comportamenti adattivi e delle abilità sociali.

È stato condotto uno studio longitudinale (attraverso test somministrati a inizio progetto e dopo 3 anni) su 20 soggetti, in base al quale è risultato che la gravità dei sintomi e le abilità di vita quotidiana sono migliorate in modo significativo.

Ragion per cui può essere proposto dai servizi sociali come valida alternativa o affiancamento alle attività attualmente in essere per gli autistici in età adulta.

 

 

 

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