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Non sprechiamo il latte materno
Attualità

Non sprechiamo il latte materno

09/09/2015

Il latte materno non basta mai. C’è un’Apecar che lo raccoglie: è dotata di una cella frigorifera, nella quale un’ostetrica esperta si occupa del prelievo di questa importante sostanza. In questo modo le madri che ne hanno in abbondanza possono farlo pervenire a coloro che ne sono prive: una forma di solidarietà, da mamma a mamma. Così ai bambini sarà più facile essere nutriti con questo elemento insostituibile. Il progetto si chiama Human milk link: è stato presentato all’Expo di Milano. Lo promuove L’Associazione italiana banche del latte umano donato (Aiblud). Con questo sistema il latte materno viene trasportato dalle case delle donatrici a una delle trentatré banche del latte sparse per la Penisola.

Parliamo di una raccolta che a oggi si attua grazie all’azione di singoli ospedali: è chiaro che i problemi organizzativi non mancano. Quantità di latte tre volte superiori a quelle disponibili sarebbero necessarie per dare nutrimento a tutti i neonati prematuri che pesano meno di 1500 grammi, come afferma il presidente Aiblud Guido Moro.

Su questi soggetti agisce come un toccasana il latte materno, posto che il sistema immunitario non è formato a sufficienza.

Il latte materno agisce a protezione del bambino dal punto di vista nutrizionale, immunologico e metabolico. In questo modo, sono molte le patologie e le infezioni che si prevengono.

Quando è partita la raccolta del latte materno

E’ dal 2007 che in Italia si raccoglie il latte materno: allora c’erano 739 donatrici; nel 2012 erano 975. Il volume del latte, nel periodo preso in considerazione, è quasi raddoppiato: è passato da 5.541 litri a 9.448.

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Appuntamento al 10 settembre per sapere tutto sul latte materno

Il 10 settembre è previsto un flash mob di mamme: un assembramento improvviso in uno spazio pubblico, che si dissolverà dopo breve tempo, dopo aver attuato un’azione insolita.
Sarà presente l’étoile dell’Opéra di Parigi Eleonora Abbagnato.

Un servizio, quello legato al latte materno, operativo nel capoluogo lombardo da ottobre. Si agirà, poi, nelle grandi città italiane: a Roma, a Torino, a Firenze, a Bari, a Palermo, cioè dove è presente una banca del latte. Nei piccoli centri agirà una rete di farmacie, dove le madri consegneranno il liquido prezioso.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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