RC Auto: raggiunto il minimo storico nel mese di aprile

RC auto: raggiunto il minimo storico nel mese di aprile

In base ai dati forniti dall’Osservatorio di Segugio.it, emerge che nel mese di aprile il prezzo medio dell’RC auto in Italia, cioè € 360,3, ha raggiunto il suo minimo storico.

Rispetto all’anno scorso, in pieno lockdown, si è registrato addirittura un ulteriore calo dell’1,7%.

RC auto: minimo storico e pandemia

La pandemia ha sicuramente favorito la contrazione dei prezzi.

I blocchi stradali, imposti per un periodo prolungato su tutto il territorio nazionale, ha chiaramente ridotto la circolazione dei mezzi.

Le compagnie assicurative hanno quindi dovuto adattarsi alle mutate condizioni, imponendo premi più bassi per la ridotta sinistrosità, ma anche per invogliare i clienti a sottoscrivere nuove polizze.

Adesso che stiamo faticosamente uscendo dalla crisi pandemica, i costi continuano a mantenersi piuttosto bassi.

La contrazione dei prezzi sembra quindi destinata a continuare, o quantomeno a mantenere un andamento costante.

Tuttavia è opportuno sottolineare che il calo dei costi assicurativi ha seguito evoluzioni diverse da regione a regione.

I principali ribassi si sono registrati in Valle d’Aosta, Sicilia, Abruzzo e Puglia rispettivamente al 13,72%, 5,13%, 4,66% e 4,69%.

La Campania si conferma invece come la regione più costosa, per quanto riguarda la copertura assicurativa, con un premio medio di € 679,48.

La più virtuosa è invece la Valle d’Aosta con un costo di circa € 249,08.

Anche nelle province il calo, per quanto generalizzato, ha seguito percorsi differenti. La riduzione maggiore dei premi si è verificata a Massa (-16,48%), Aosta (-13,72%) e Barletta-Andria-Trani (-12,59%).

Per quanto sporadici, ci sono stati anche aumenti come ad esempio a Ogliastra, Napoli e Sondrio rispettivamente dell’11,25%, 10,95% e 10,25%.

Le garanzie accessorie

Il report di Segugio.it ha acceso i riflettori anche sulle garanzie accessorie, coperture opzionali che risultano sempre più apprezzate dagli automobilisti.

Ogni guidatore può infatti sottoscrivere un contratto secondo le proprie abitudini al volante, scegliendo di volta in volta le garanzie ritenute più indicate.

Gli assicurati oggi possono avere una stima chiara e trasparente dei costi, usufruendo dei comodi servizi online messi a loro disposizione dalle assicurazioni omnicanale.

Su Prima Assicurazioni, ad esempio, per ottenere un preventivo assicurazione auto è sufficiente inserire i dati personali, quelli del veicolo e le eventuali garanzie accessorie da aggiungere.

Tra le più gettonate in assoluto c’è l’assistenza stradale, scelta nel 44,15% dei preventivi.

Questa copertura in Campania raggiunge una diffusione ancora superiore, pari al 64,12%.

Non è un dato che sorprende, perché questa garanzia assicura assistenza immediata in caso di auto in panne o incidentata.

Imprevisti che possono verificarsi per qualsiasi categoria di guidatori, da quelli più esperti ai neopatentati.

Al secondo posto c’è l’assicurazione infortuni conducente, con una percentuale del 23,87%.

Il 18,04% degli utenti ha invece optato per il furto e incendio, particolarmente indicato per le auto nuove e in generale di valore.

Solo il 2,3% ha scelto la Kasko che, pur garantendo una copertura pressoché completa, risulta piuttosto dispendiosa e quindi indicata solo per un determinato target di pubblico.

RC auto: la copertura minima per circolare su strada

La polizza RC auto, Responsabilità civile autoveicoli, è un’assicurazione obbligatoria che copre i danni causati a terzi da parte del veicolo assicurato.

Questo tipo di polizza rappresenta la copertura minima per circolare su strade, in modo da garantire il giusto risarcimento ai soggetti danneggiati indipendentemente dalle disponibilità economiche del responsabile di un sinistro.

L’accordo prevede che l’impresa assicurativa, a fronte di un premio pagato periodicamente dal contraente, si impegna a versare al danneggiato un risarcimento entro i limiti previsti da un massimale, vale a dire una cifra massima concordata al momento della sottoscrizione del contratto.

Quando l’RC auto non copre i danni?

L’RC auto non copre i danni soprattutto in 3 situazioni:

  • Quando il veicolo rimane senza copertura assicurativa oltre il periodo di tolleranza, cioè dopo il quindicesimo giorno dalla scadenza del contratto, una situazione che fa cadere tutti gli obblighi dell’assicuratore.
  • Per danni dolosi, cioè causati volontariamente dall’assicurato con il fine, ad esempio, di trarre un guadagno dall’evento negativo.
  • Quando subentrano le azioni di rivalsa, in cui la compagnia risarcisce normalmente i danni ai terzi danneggiati per poi rifarsi sul danneggiante assicurato. Un esempio sono i danni causati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e dell’auto sottoposta a fermo amministrativo.

Il prezzo delle polizze

Il premio assicurativo, cioè il prezzo pagato per la polizza, è legato alla possibilità di rischio connessa al veicolo assicurato.

Ogni compagnia determina il livello di rischio in base a diversi parametri, tra cui:

  • L’età del contraente.
  • La storia assicurativa di chi stipula la polizza.
  • La località geografica.

Non tutte le compagnie adottano gli stessi parametri o li valutano allo stesso modo, motivo per cui prezzi delle polizze variano da una all’altra.

La Classe di merito e il sistema Bonus Malus

Uno degli elementi che influenzano il premio delle polizze è il meccanismo Bonus Malus.

Infatti, la maggior parte dei contratti RC Auto si basano su questo sistema, attraverso il quale viene stabilito annualmente il prezzo della polizza.

Il meccanismo prevede che a ogni assicurato venga assegnata una precisa Classe di merito, che aumenta o diminuisce nel tempo a seconda che vengano causati o meno dei sinistri durante ogni annualità assicurativa.

La Classe di merito più virtuosa ed economica è la 1, la meno virtuosa e più costosa è la 18.

L’assicurato viene quindi premiato con un bonus, una classe di rischio inferiore a quella d’origine (ad esempio dalla seconda alla prima), nel caso non sia stato riconosciuto responsabile di un sinistro nel corso dell’anno precedente.

Al contrario, lo si penalizza con un malus, facendolo salire di due classi (ad esempio dalla seconda alla quarta), nel caso in cui abbia causato un incidente con responsabilità maggioritaria (oltre il 50%), obbligandolo a pagare un premio più alto al rinnovo annuale della polizza.

 

 

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