Rivoluzione immobiliare: comprare casa all’asta oggi conviene (di più)
Mai come in questo momento chi vuole comprare casa dovrebbe compiere questo passo approfittando del gran numero di immobili messi all’asta.
Un trend che sembra essere uniforme da Nord a Sud della Penisola come conferma l’ultimo rapporto avanzato dal Centro Studi Sogeea relativo gli ultimi sei mesi del 2020.
Il maggior numero di strutture messe all’asta si trova tra Lombardia, Toscana e Lazio, con focus soprattutto a Lecco, Pistoia e Pisa dove gli indicatori di offerte aste sono rispettivamente pari a 1.9%, 1.7% e 1.4% sul totale degli annunci residenziali online sul libero mercato.
Contrariamente a quanto si crede però lanciarsi in questo settore delle compravendite non è così semplice come si può pensare, gli impegni legislativi da assolvere sono diversi prima, durante e dopo l’asta e affidarsi a esperti in grado di guidare lungo il complesso iter è sempre la carta vincente.
Casa all’asta: quando il budget è piccolo
Se state cercando la casa dei sogni ma il budget è limitato e non si vuole incappare in un mutuo con la banca, la possibilità che il mercato offre è quella dall’asta giudiziaria con incanto o senza incanto.
Gioco facile è però ricorrere alla mediazione di Dove.it, il gruppo immobiliare che con la sua capillare rete di servizi su tutto il territorio è in grado di assolvere alle più svariate richieste poste dal cliente intenzionato anche all’acquisto tramite asta.
In particolare la vendita senza incanto rappresenta una delle due modalità di compravendita dei beni immobili pignorati soggetti ad esecuzione forzata da parte del giudice ed anche la più diffusa perché prevede il rilancio sul prezzo minimo stabilito in partenza dal tribunale.
Sicuri di conoscerne i meccanismi di svolgimento? In questo caso specifico le offerte con assegno circolare vengono presentate tutte a buste chiuse senza segni di riconoscimento presso le cancellerie e un 10% della somma totale è a titolo di cauzione. L’offerta è irrevocabile a meno che non venga superata da una di importo maggiore.
Nel caso in cui le offerte presentate fossero svariate, gli offerenti vengono chiamati dal giudice a partecipare a una gara al rilancio che si conclude solo nel momento in cui, trascorsi almeno 3 minuti dall’ultima offerta, non ci siano poi altre proposte.
Esiste però anche un altro ostacolo prima di concludere in modo definitivo la casa: l’acquirente infatti occorrerà attendere 10 giorni prima di potersi aggiudicare a titolo definitivo il bene perché è possibile che in questo lasso di tempo venga fatta una controproposta superiore di almeno 1/5 del prezzo dell’incanto che può portare dunque ad una nuova asta pubblica indetta dal giudice.
In ogni caso è sempre bene avvalersi del supporto di professionisti del settore legale e immobiliare per evitare di incorrere in errori madornali che potrebbero far perdere la propria casa dei sogni.