Tumori, i cittadini chiedono informazione corretta
L’informazione in ambito medico è difficile da diffondere, perché parlare di medicina richiede una terminologia appropriata, spesso non aperta a tutti. La necessità di comunicare con il pubblico, comunque, resta.
Sono l’89% i cittadini che sentono la necessità di un’informazione medico-scientifica corretta. Quando si affronta il tumore, tuttavia, i media non sanno soddisfare questa esigenza, secondo il 40% degli intervistati.
La sete di notizie riguarda prevenzione primaria, diagnosi precoce e stato della ricerca: informazioni che, in taluni casi, possono fare la differenza tra la vita e la morte. Bisogna poi considerare anche gli aspetti psicologici legati, per esempio, alla terminologia: per il 63% degli intervistati, il termine “tumore” da meno paura di “cancro”. I risultati sono stati ottenuti dalla Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia: sono stati interpellati più di ottocento cittadini. Per rispondere alle esigenze dell’opinione pubblica in ambito medico-scientifico, è stato organizzato il primo corso per giornalisti medico-scientifici e oncologi, in svolgimento ieri e oggi all’Università di Parma con il patrocinio dell’Ateneo emiliano e dell’Unione nazionale medico-scientifica di informazione. Ogni giornata prevede due sessioni, nella prima delle quali i clinici sono stati insegnanti; nella seconda, sono i giornalisti a fare da docenti. Si tratta di due ambiti, quello scientifico e quello giornalistico, che dovrebbero interagire, rendendosi conto delle esigenze reciproche. Se il giornalista cerca risposte, dalla medicina provengono, più che altro, domande. Se il linguaggio scientifico deve essere rigoroso, è necessario cercare la divulgazione e comprenderne le dinamiche: la necessità, in particolare, di un linguaggio semplice. Ecco il messaggio da veicolare in primis: dal cancro, oggi, si guarisce. Bisogna evitare, del resto, notizie distorte, che suscitino allarmismi o speranze infondate. Imminente, in ambito scientifico, può significare che trascorreranno cinque o dieci anni, molti per un malato di tumore. L’interesse per le notizie riguardanti salute e benessere è diffuso e i giornali modulano di conseguenza i loro contenuti: sono il 32% gli articoli sull’argomento dei principali quotidiani. Censis, poi, ha posto in essere un’indagine dalla quale si evince che la salute è al primo posto tra gli argomenti che interessano ai lettori dei settimanali.