Tunnel carpale e computer sono collegati?
E’ sempre maggiore il numero di persone che trascorrono le loro giornate davanti al computer: con problematiche che riguardano la postura, la vista, ma anche il benessere dei polsi. Niente paura, tuttavia, se soffrendo di indolenzimenti e crampi a mani, polsi e braccia temete l’insorgere del tunnel carpale: non si corre maggior rischio dell’insorgere di questa problematica rispetto a coloro che non hanno uno stretto rapporto con lo schermo, ma svolgono occupazioni differenti. Ricercatori francesi si sono espressi in questo senso: hanno posto sotto analisi la diffusione e il rischio di insorgenza di questo disturbo doloroso, che interessa la parte interna del polso e si proietta sul pollice.
Tunnel carpale e computer, come si è svolta la ricerca
Sono state prese in considerazione due ampie coorti di lavoratori, già sottoposte a valutazione clinica e/o a indagini strumentali per la presenza del tunnel carpale.
Tra esse, coorte Cosali era composta da una popolazione campione rappresentativa dei lavoratori adulti francesi con occupazioni varie. Per costoro erano a disposizione degli studiosi informazioni sull’intensità d’uso del computer. Nella seconda coorte PrediCts, c’erano invece impiegati in lavori d’ufficio o servizi oppure lavoratori dell’industria delle costruzioni, statunitensi. Si trattava di nuove assunzioni. Anche in questo caso le ore trascorse in media al computer erano note. Che cosa hanno fatto gli studiosi? Hanno posto sotto monitoraggio i partecipanti per lo sviluppo di sindrome del tunnel carpale nei 3-5 anni trascorsi dalla formazione delle coorti.
Sono stati presi in considerazione dati che potevano interferire con lo studio, come età, sesso, peso corporeo, patologie significative (come il diabete).
1.551 soggetti, pari al 41,8% del totale degli appartenenti al gruppo Cosali, hanno completato il follow up: si è visto che il 2,3% aveva sviluppato la sindrome del tunnel carpale. 711 soggetti, pari al 64,2% del totale della coorte coorte PrediCts, sono arrivati al finale dell’esperimento: nel gruppo, il tunnel carpale aveva una prevalenza quasi doppia, pari al 4,3%. Ci si è concentrati, in un secondo tempo, sui sottogruppi che facevano un uso più frequente del computer, in ciascuna coorte: tali soggetti hanno fatto riscontrare una probabilità inferiore, anziché maggiore, di sviluppare sindrome del tunnel carpale, che è risultato più frequente tra coloro che lavoravano utilizzando le mani in modo diverso. L’attenzione deve quindi spostarsi verso i lavoratori che danno un uso più intenso delle mani, con movimenti del polso e del pollice ripetuti e sotto sforzo.