Macerata Opera Festival 2014: L’Opera è donna. Anche quest’anno, il magnifico spazio dello Sferisterio di Macerata si accinge a portare in scena il suo programma, che sarà come sempre – da 50 anni – magnifico e ricchissimo. Sì, perché nel 2014 Macerata, dal 17 luglio al 10 agosto, festeggia la 50° stagione lirica allo Sferisterio. E lo farà celebrando la figura femminile, per mezzo di tre grandi eroine del melodramma: nuove produzioni di Aida, con cui si aprì la prima stagione nel 1921, e di Tosca, insieme alla ripresa della Traviata degli Specchi di Brockhaus e Svoboda. Sul podio salgono per la prima volta tre donne, mentre il Festival Off invade la città con mostre, conferenze e concerti.
Costruito tra il 1820 e il 1829 per volere di cittadini maceratesi benestanti, i Cento consorti, come ricorda la scritta sulla facciata, l’edificio dello Sferisterio è iniziato su disegno di Salvatore Innocenzi, ma fu poi costruito sul progetto del giovane Ireneo Aleandri, e inaugurato nel 1829. Concepito per il gioco della palla col bracciale, molto in voga nella metà dell’Ottocento, ospita diversi tipi di spettacoli pubblici, come la celebrazione di feste, l’organizzazione di giostre, parate equestri, manifestazioni politiche e sportive, l’accoglienza di circhi equestri e cacce di tori. Dopo una prima serie di spettacoli teatrali sul finire del XIX secolo, nel Novecento si inizia a pensare seriamente che lo spazio della costruzione, quell’armonia interna tra il colonnato neoclassico, l’alto muro rettilineo e la grande area aperta centrale, possano essere perfetta cornice per gli spettacoli di opera lirica. L’AIDA Soltanto nel 1921, per iniziativa del conte Pier Alberto Conti la prima opera lirica debutta allo Sferisterio. E’ L’Aida di Giuseppe Verdi, che sarà replicata per 17 serate, e vista da 70 mila persone. Su impulso del facoltoso Conti, a capo di una Società Cittadina, per l’Opera del Maestro di Busseto si costruì un ampio palcoscenico, con un potente impianto elettrico e un’imponente orchestra, il tutto supportato da una campagna pubblicitaria che ebbe grande risonanza. L’anno successivo fu la volta della Gioconda di Ponchielli, mentre nel 1927 Macerata ospitò nell’anfiteatro il tenore recanatese Beniamino Gigli in un concerto vocale-strumentale memorabile, accompagnato dal maestro Amilcare Zanella.
Dopo l’interruzione delle manifestazioni nel periodo del Secondo conflitto, nel 1967, il teatro lirico riprende la sua ascesa, anche grazie all’operato del marchigiano Carlo Perucci, indimenticato direttore artistico per i successivi ventotto anni. I nuovi allestimenti, un nuovo apparato illuminotecnico e l’apertura dei tre archi sullo sfondo del palcoscenico avviano un percorso ricco di successi fino all’attuale Macerata Opera Festival. Con l’ottima acustica naturale, circa 2500 posti, 104 palchi e un palcoscenico di dimensioni notevoli, le Stagioni liriche dello Sferisterio, dal ’67, richiamano il pubblico più esigente ad applaudire originali proposte e cast prestigiosi in una struttura felicissima, monumentale ma intima, che garantisce una perfetta visibilità ed una eccellente acustica. Artisti famosissimi in tutto il mondo hanno calcato questo palco: tra gli altri Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Montserrat Caballé, Placido Domingo. Sono passati alla storia allestimenti come la celebre Traviata degli Specchi del maestro Josef Svoboda, nel 1992, e l’indimenticabile Bohéme di Ken Russel, nel 1984. Per dare un’occhiata ai vecchi programmi, cliccare qui.
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