Come sono belli i giovani. Come sono belli i giovani italiani in un Paese che li ama poco, che offre loro minime possibilità e non li sostiene in nulla. Un paese vecchio sempre più a misura di vecchi. I giovani, belli quando non perdono l’entusiasmo e sanno trasformare le loro passioni in opportunità. Come ha fatto Marta Habeler, italianissima nonostante il cognome, di Jesolo, vicino a Venezia, impiegata part time nel negozio di una grande catena di elettrodomestici e la fantasia di una vera artista. Per creare le sue opere non ha bisogno di materiali preziosi, solo vetro, legno, sabbia, spago, pezzi di rete e conchiglie raccolti in spiaggia quando c’è la bassa marea. “Il mare è il mio foritore di materie prime”, racconta Marta, poco più che trentenne, un gran bel sorriso e la voglia di vivere negli occhi. L’abbiamo incontrata a Cavallino Treporti, dietro alla bancarella delle sue creazioni a Union Lido Park & Resort
“Ho cominciato mettendo insieme qualche pezzo di legno dalla forma strana e qualche conchiglia, legondoli con uno spago o un po’ di lenza. Costruivo degli “acchiappasogni” da appendere alle finestre. Mi piaceva il loro suono quando il vento li muoveva … Poi ho pensato di fare degli esperimenti con la colla, per vedere come tenerli insieme, infine ho imparato a usare delle viti piccolissime. Ma ho collezionato un bel po’ di fallimenti prima di riuscire ad arrivare a questi risultati”.
E i risultati sono lampade e bugie portacandele, completamente eco-sostenibili perché realizzati con materiali raccolti sul bagnasciuga del litorale di Venezia, la sera o alle prime luci dell’alba, ma curate in ogni particolare con raffinata manualità.
Le lampade di Marta sono complementi d’arredo estremamente originali, si adattono perfettamente a tutti gli stili ma sono splendide soprattutto in ambienti minimal, dove le linee crude del legno esprimono al meglio l’istinto artistico insito nella natura. Sculture primordiali in cui si percepiscono terra, vento, mare, fuoco, animali e sopra a tutto le mani dell’artista che mescola e crea. Si percepiscono il movimento, la poesia, la storia antica della terra e della volontà dell’uomo di creare.
Arti minori, le definiscono i critici dell’arte. Ma l’Italia si è fatta grande con la creatività di artigiani come Marta che raccoglie le conchiglie e legnetti girovagando per la Laguna di Venezia e sogna un futuro metropolita. “Vorrei vivere in una grande città…”, dice con aria sognante “Chissà, prima o poi…Intanto vivo con la mia famiglia perché non guadagno abbastanza per essere indipendente”.
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