I più la chiamano “cellulite”, in medicina il termine corretto è PEFS (pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica). Certo è che costituisce uno degli inestetismi più diffusi tra le esponenti del sesso femminile, spesso di precocissima comparsa, già in età prepubere, o di insorgenza più tardiva, aggravato dall’utilizzo di pillole anticoncezionali, terapie ormonali e scorrette abitudini alimentari e comportamentali (sedentarietà, uso di jeans molto stretti e comprimenti, fumo di sigaretta). La cellulite è anche una delle motivazioni che spinge le donne a spendere (quasi sempre inutilmente) cifre astronomiche per creme, massaggi, fanghi, soggiorni in beauty – farm. L’errore è non considerare questo problema come una patologia, perché di questo in realtà si tratta. La causa della malattia risiede infatti in una sorta di circolo vizioso che si instaura tra tendenza a trattenere i liquidi, accumulo di adipe, e alterazioni del microcircolo.
Ma la scienza medica, sempre in continua evoluzione, offre oggi un nuovo presidio, nasce infatti Alidya, un medical device iniettabile in grado di sconfiggere la famigerata cellulite. La sua azione comporta un riassettamento della matrice extra-cellulare e un rimaneggiamento della struttura cito-architettonica del tessuto adiposo. Ne deriva un miglioramento sostanziale della funzione cellulare e interstiziale con ripristino delle comunicazioni ormonali e biochimiche tra i due comparti. Il trattamento avviene ambulatorialmente dopo una visita approfondita e una valutazione circostanziata delle caratteristiche della pannicolopatia edematofibrosclerotica, e generalmente prevede 10-12 sedute. La terapia non è dolorosa, gli aghi utilizzati sono davvero microscopici (30 g) e assolutamente impercettibili da parte della paziente.
Dopo la seduta gli effetti collaterali sono praticamente assenti ed è possibile ritornare immediatamente al lavoro, eseguire attività sportive e non è necessario il riposo. Può essere utile associare l’utilizzo di gocce drenanti di natura omeopatica. Pertanto oggi maggior tranquillità e rassicurazione per tutte le ragazze e signore che polarizzano la loro attenzione sugli arti inferiori, prima disperate al pensiero di non poter mai più indossare il costume da bagno o la gonna corta. La soluzione esiste, ma dev’essere bandito il “fai da te” perché ogni alterazione del profilo e della struttura corporea ha una ragione organica e andrebbe affrontato medicalmente.
Immagine copertina di cottonbro studio https://www.pexels.com/it-it/foto/piedi-gambe-ragazza-seduto-4155014/