La riflessologia è una tecnica di medicina naturale di origine orientale.
E come suggerisce il nome, si basa sul principio che esistano dei punti “riflessi” – o più correttamente delle corrispondenze – tra alcune parti esterne del corpo (piedi, mani, testa) e gli organi interni.
Una fitta rete di terminazioni nervose collega le une agli altri. E attraverso il massaggio mirato, grazie a una serie di compressioni e stimoli, la riflessologia interviene sulle prime, per mantenere e restituire benessere e salute a tutto l’organismo.
Quando si agisce sulle mani si parla, nello specifico, di riflessologia palmare.
Ci sono alcune differenze e alcuni vantaggi pratici rispetto alla più conosciuta riflessologia del piede. Ecco quali
Che cos’è la riflessologia
La riflessologia nasce essenzialmente come trattamento di prevenzione e di benessere. La sua pratica costante, però, consente anche di alleviare molti disturbi, dolori e malattie.
Il termine riflessologia significa, letteralmente, “scienza dei riflessi”: essa si basa sul concetto che alcune aree del corpo – in particolare piede, mano e orecchio – siano sedi privilegiate in cui si concentra un numero altissimo di terminazioni nervose, a loro volta collegate a tutti gli apparati dell’organismo.
Intervenendo su queste aree, il massaggio riflessologico va ad agire indirettamente sullo stato di salute delle varie parti del corpo, anche le più periferiche e sulla funzionalità degli organi interni.
I vantaggi della riflessologia
I risultati della riflessologia sono gli stessi, in generale, che si agisca sui piedi oppure sulle mani.
Il primo effetto che si ottiene è un rilassamento complessivo a livello della colonna vertebrale, delle articolazioni e della muscolatura di tutto il corpo.
Ci sono però alcune indicazioni più specifiche, che rendono più consigliabile l’uno o l’altro: i dolori che riguardano il tratto cervicale della colonna vertebrale, per esempio, rispondono al meglio con la riflessologia della mano.
Essa risulta immediata e molto efficace per la maggior parte dei sintomi dolorosi a livello muscolare, della colonna e delle articolazioni.
Il massaggio palmare offre inoltre dei vantaggi pratici. Le mani sono molto usate, in riflessologia, perché sono facilmente accessibili: sono “disponibili” sempre.
Le mani si possono massaggiare in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo: seduti sull’autobus, alla scrivania in ufficio, durante una riunione di lavoro, al cinema, in fila nel traffico… è molto più comodo e anche molto meno sconveniente, ad esempio, che togliersi una scarpa e massaggiarsi la pianta del piede.
L’automassaggio della mano, infine, risulta più semplice rispetto a quello sui piedi.
Quando è indicata la riflessologia palmare
La riflessologia palmare è molto indicata per:
– problemi dell’apparato muscolo scheletrico (come mal di schiena, dolori cervicali, torcicollo, dolore del tratto lombare della colonna, artrosi, dolori alle articolazioni)
– disturbi della respirazione (rinite allergica, tosse cronica, bronchite, asma)
– disturbi di orecchio, naso, gola, bocca (sinusiti croniche, mal di denti, raffreddore, ronzii)
– disturbi neurologici (come cefalea o nevralgia del trigemino)
– disturbi dell’umore (ansia, depressione, insonnia o sonnolenza, stanchezza cronica)
– disturbi urologici (cistiti, incontinenza, calcoli renali eccetera)
– disturbi dell’apparato digestivo e intestinale (cattiva digestione, coliche, calcoli biliari, stitichezza).
Riflessologia per una schiena in salute
I disturbi della schiena trovano particolare giovamento dal trattamento di riflessologia della mano.
C’è una ragione pratica per questo: le mani infatti si trovano sulla stessa linea delle braccia e le braccia sulla linea del tratto cervicale della colonna vertebrale. L’effetto, dunque, è molto più diretto massaggiando i punti riflessi delle mani rispetto ai piedi.
La riflessologia palmare è dunque particolarmente consigliata per disturbi come: cervicalgia, lombalgia e dolori provocati da irrigidimento della colonna o logorio dei dischi (per esempio, la protrusione discale).
La zona di corrispondenza della colonna vertebrale si trova sulla parte esterna dei pollici: tutto il profilo esterno del primo dito, dalla prima falange a scendere, fino al polso.
“Il massaggio di quest’area equivale a un massaggio distensivo dell’intera colonna vertebrale – spiega Daniela Ancarani, Direttore della Scuola di riflessologia di Grosseto – e questo produce un effetto benefico non solo sui disturbi specifici della schiena, ma sull’intero organismo. Dalla colonna vertebrale partono infatti tutte le terminazioni nervose che vanno a innervare ogni parte del corpo e ogni suo organo”.
Gli effetti della riflessologia
Il massaggio sulla zona riflessa della schiena produce un rilassamento muscolare. E questo allevia gran parte dei sintomi dolorosi della colonna, quasi sempre collegati a un problema muscolo tensivo (provocato da posture scorrette, scarso movimento, stile di vita sbagliato con un conseguente irrigidimento della schiena).
Rilassando la muscolatura si “ammorbidisce” la colonna vertebrale, si riducono i dolori e si riporta il corpo a una postura più corretta, che rispetta le curve fisiologiche della colonna vertebrale.
C’è un’altra ragione specifica che spiega l’efficacia della riflessologia palmare sui disturbi della schiena: il massaggio costante ha l’effetto non solo di rilassare ma anche di distendere la colonna vertebrale. E questo consente di aumentare gradualmente gli spazi tra vertebra e vertebra, che si assottigliano con il passare degli anni, causando dolore e riducendo la mobilità della colonna.
Riflessologia: quanto e come
Naturalmente per ottenere questi benefici il trattamento deve essere prolungato e costante. La riflessologia non fa miracoli.
“In generale si può consigliare l’automassaggio, a casa, 3 volte a settimana: 10 minuti alla mano destra e 10 minuti alla mano sinistra, nelle zone riflesse della colonna – spiega ancora la riflessologa Daniela Ancarani – se si tratta di alleviare sintomi dolorosi non troppo seri e invalidanti. Questo si può associare al massaggio generale di tutta la mano. Per problemi più specifici e seri, come ad esempio una protrusione, consiglierei invece di rivolgersi a un operatore esperto di riflessologia”.
La mappa della mano in riflessologia
Si pensi a una mappa geografica del mondo… ecco, le mani (così come i piedi) possono esserlo del corpo intero. Tutti gli organi e apparati dell’organismo vi sono rappresentati “geograficamente”.
Le zone sono speculari, si ritrovano cioè su entrambe le mani, quando si tratta di organi “doppi” o centrali del corpo (per esempio, la zona dei polmoni si trova sulla mano destra e sulla sinistra) mentre gli organi “singoli” si ritrovano sulla mano dello stesso lato del corpo (il cuore, sulla mano sinistra; fegato e cistifellea, sulla destra eccetera).
Le zone
In tutto si distinguono 10 zone: 5 sopra e 5 sotto la parte centrale del palmo della mano. E il corpo vi è “riflesso” a partire dall’alto verso il basso.
Qualche esempio indicativo riferito agli organi principali:
– nella parte alta di entrambe le mani si trova la zona dell’encefalo e il sistema nervoso centrale;
– sulle punte delle dita, i seni frontali;
– nelle pieghe delle falangi, i punti del sistema linfatico della parte superiore dell’organismo;
– sui cuscinetti sotto le dita, su entrambe le mani, c’è la zona riflessa dei polmoni;
– sulla mano sinistra, nella zona del cuscinetto sotto l’anulare, si trova il cuore;
– sulla mano destra, sotto il cuscinetto del dito medio, c’è la zona del plesso solare (che innerva tutti gli organi dell’addome e il muscolo del diaframma);
– sempre sulla destra, sotto la zona del polmone, si trova il punto riflesso di fegato e cistifellea;
– su entrambe le mani, sotto il plesso solare, si trovano reni e ghiandole surrenali;
– da entrambi i lati, a scendere verso il basso verso l’attaccatura del polso, uretere e vescica;
– nella zona interna ed esterna del polso, su entrambi i lati, si trovano infine utero e ovaie.
Riflessologia: il fai da te… è consigliato
La riflessologia palmare può essere praticata in modo semplice con l’automassaggio.
I massaggi devono durare almeno 15 minuti per ciascuna mano, per un trattamento generale di prevenzione e benessere dell’intero organismo. Un massaggio al giorno è sufficiente.
Se c’è un disturbo specifico – per esempio, dolore del tratto cervicale – si può associare un massaggio specifico della zona riflessa fino a che il sintomo doloroso non si attenua o scompare.
In media si può consigliare di massaggiare la zona corrispondente per 3-4 minuti (per ciascuna mano, se è da entrambe le parti), ogni giorno e anche più volte al giorno.
Le pressioni del dito (pollice) sulla mano possono essere anche molto intense, fino a sentire l’osso. * Le mani infatti sono meno sensibili del piede, le terminazioni nervose presenti e le zone riflesse sono meno superficiali. Si esercita la pressione per qualche secondo e poi si rilascia; e così via per tutto il tempo, prima sul punto specifico e poi, se necessario, su tutta l’area circostante.
Il movimento del massaggio varia anche in base al disturbo e alla fisiologia dell’apparato o dell’organo: per esempio, se si agisce sulla colonna vertebrale si inizierà dalla zona cervicale per arrivare a quella sacrale (dunque dal vertice esterno del pollice in giù, verso il polso); se si massaggia l’apparato digerente si inizia dall’esofago, poi si passa all’intestino, al colon e così via… seguendo la “direzione” della funzionalità di quell’apparato.
Come orientarsi
Ecco alcune indicazioni, precauzioni e consigli.
Non fare trattamenti:
– nelle fasi acute di un disturbo (per esempio febbre, infiammazione acuta, strappo, contrattura appena fatta), sia perché il corpo sta già riparando da se (nel caso della febbre), sia perché si rischia di acutizzare l’infiammazione;
– in caso di post-operatorio, di qualsiasi tipo, piccoli o grandi (bisogna aspettare almeno un mese)
– in caso di tumori, perché si va a stimolare il sistema circolatorio e questo aumentare il rischio che le cellule tumorali migrino;
– in gravidanza (ci sono altri trattamenti di riflessologia adeguati, come il massaggio metamorfico).
Sui bambini le pressioni del massaggio devono essere molto più lievi perché il loro organismo risponde molto meglio e in modo più immediato. Fino ai 7 anni, per precauzione, si consiglia solo il massaggio della zona riflessa della colonna vertebrale.
Fare attenzione al massaggio sulle persone anziane, per gli eventuali problemi di salute: la zona riflessa del cuore, per esempio, va massaggiata con grande moderazione, per non stimolare troppo il muscolo cardiaco che può essere affaticato per l’età o per qualche malattia specifica.
Per scegliere invece un operatore qualificato, si tenga conto che alcune regioni (poche finora, solo Piemonte e Toscana) stanno creando o hanno creato un elenco di operatori accreditati, con un riconoscimento di qualità degli iscritti. Laddove questi elenchi ancora non esistano, è consigliabile rivolgersi a una persona che esercita la riflessologia in uno studio apposito e in maniera più o meno esclusiva. E’ una piccola garanzia in più che quell’operatore sta investendo il meglio delle sue energie e risorse nell’attività che svolge.