Fare la pipì a letto non è solo un problema che riguarda i piccolissimi: a 5 anni il 16,2% dei bambini presenta questo disturbo e, anche se la percentuale decresce progressivamente con l’età, a 13 anni il 4,6% bagna ancora il letto. Sono i dati che emergono da un’indagine (Progetto Over) realizzata da Società Italiana Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), valutando un campione di 3165 bambini tra i 5 e i 14 anni compiutiin tre regioni italiane (Veneto, Toscana e Puglia). La indagine è stata condotta da 75 Pediatri di famiglia nel periodo 11 novembre-31 dicembre 2013.
Familiarità e disturbi del sonno sono potenziali fattori di rischio della cosideetta ”enuresi”,la perdita di urina durante il sonno in bambini con età superiore ai 5 anni. Si parla di enuresi monosintomatica (MNE) se sono presenti solo problemi di continenza durante il sonno e di enuresi non monosintomatica (NMNE) se si associano anche disturbi minzionali diurni.
“Solo il 33% dei genitori ha parlato del problema con il pediatra”, dice Giuseppe Ragnatela-Pediatra di Famiglia e tra i coordinatori del Progetto. “Il dato evidenzia la scarsa consapevolezza con cui ancora oggi i genitori vivono l’enuresi. Un dato estremamente interessante riguarda i bambini con enuresi in trattamento: al momento dell’indagine solo il 12,2% dei bambini affetti è in terapia.”
“La indagine ha valutato anche la percezione del problema da parte dei genitori”, conclude Marina Picca, presidente SICuPP. “Il 33,3% ammette che il disturbo condiziona in modo notevole l’organizzazione familiare, il 24,7 % ritiene che limiti molto la attività del figlio con i compagni e l’11% lo considera molto imbarazzante. Il progetto Over ha dato la possibilità di ottenere dati aggiornati sulla prevalenza della enuresi. Riconoscere il problema perché può aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”.