Lao Tze Tung ha scritto: “Invece di maledire il buio, è meglio accendere una candela”.
Questa è l’idea che ha ispirato e ispira il mio lavoro di coaching. La maggior parte delle persone si lamenta di questo e di quello e se la prende con questo e con quello. Molti inveiscono contro lo Stato. Molti altri si lamentano che le cose non vanno. Altri, infine, aspettano che i tempi cambino sperando che tutto vada per il meglio. La verità è che lo Stato siamo noi. Le cose, siamo noi. I tempi, siamo noi.
Il coaching insegna che è inutile nascondersi dietro le frasi fatte di un ottimismo privo di nerbo: dobbiamo agire. Nessuna candela si accenderà solo con la forza del nostro pensiero: dobbiamo farlo noi. E, per quanto sia buio il buio, basta davvero la flebile Luce di una candela per scioglierlo in un confortante chiarore. Inutile limitarsi a sperare che tutto vada bene, che l’oscurità schiarisca: accendi la tua candela, comincia adesso. Ci sono due tipi di pensiero positivo: quello vuoto, fatto di continue esortazioni che vorrebbero indurre ottimismo e buon umore e quello pieno, fatto invece di atteggiamento mentale e azioni precise a supporto di quell’atteggiamento. Una forma di pensiero positivo “pieno”, ad esempio, è quella che si realizza ponendosi, rispetto a un problema da risolvere, domande di qualità. Si tratta di domande che ti orientano al risultato e che producono azione. Le chiamo “le 5 domande magiche”. Eccole, per te.
Pensa a una situazione che vuoi risolvere o a un problema che ti impedisce di crescere e migliorare. Poi, rispetto a questo problema o a questa situazione, chiediti:
1. Che cosa farò di più, per migliorare?
2. Che cosa farò di meno, per migliorare?
3. Che cosa farò di nuovo, per migliorare?
4. Che cosa smetterò di fare, per migliorare?
5. Che cosa farò, subito, per migliorare?
Buon lavoro!
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Paolo Borzacchiello, Life & Business Coach, Trainer in PNL
paolo@paoloborzacchiello.com
Immagine copertina di Anete Lusina https://www.pexels.com/it-it/foto/giovane-donna-che-tiene-la-lampadina-in-studio-5240858/
Buongiorno. Di recente ho partecipato a un corso di Coaching e devo dire che ho trovato davvero affascinante e interessante questo tipo di relazione di aiuto, proprio, come scrive lei, perché si tratta di un processo basato sull’azione, sul movimento, sul desiderio di capire se stessi e di agire in vista dei propri obiettivi. Buon lavoro.