
Mio figlio ha diciassette anni, fino a ieri era un ragazzino che passava i pomeriggi a giocare ai videogiochi e al parco con gli amici di vecchia data, a tirare calci al pallone. Tra noi tutto filava a meraviglia, eravamo amici, complici, ci divertivamo insieme.
Adesso invece si chiude in camera quando parla al cellulare, e mi ha tagliata fuori dalla sua vita. Ha una ragazzina e fin qui tutto ok, ci sta. Il fatto è che mi contesta in tutto e per tutto. Non gli va più bene nulla, non mangia, non dorme, non studia. “Che fai, ti consumi d’amore come le adolescenti dell’800?” ieri l’ho canzonato e lui se l’è presa a morte. Mi ha risposto a denti stretti che non capisco niente.
Laura F. (Cassino)
Io dico che la rispostaccia te la sei cercata. Lui ha diciassette anni ed è tuo figlio, ma perché sbeffeggiarlo, mancargli di rispetto?
Non mangia, non dorme, non studia? E’ un classico. Probabilmente è innamorato e questo spiega tutto. Per fortuna non gioca solo ai videogiochi o a pallone. Sta diventando grande e prova a staccarsi da te, è un tentativo di autonomia che deve a se stesso, una fase necessaria di crescita. Invece sembra quasi tu viva la cosa come un tradimento. Sull’argomento gelosia figlio-madre gli psicologi hanno scritto fiumi di parole. Quando il bimbo è piccolo, parlano di sindrome della leonessa che per antonomasia è estremamente possessiva e protettiva anche a costo della propria vita. Ma tuo figlio non è in pericolo sta solo incamminandosi verso la maturità sessuale, presto sarà grande e avrà diritto alla sua completa autonomia. Non è solu un suo diritto, ma un tuo dovere aiutarlo a cresceere. Ieri era un ragazzino, adesso pian piano si trasformerà in un uomo. E’ la vita. I figli non sono nostri ma del mondo.
Elvia Grazi , direttore responsabile di due mensili, copywriter, autore televisivo, scrittrice. Il suo ultimo libro ‘Lasciami contare le stelle’ Edizioni Tea sarà in libreria dal 25 ottobre