La posta del Cuore – Meglio sola o male accompagnata?
Gentile Elvia Grazi, mi presento: io sono miss banalità.
Né bella né brutta. La gente mi sfiora con lo sguardo e passa oltre. Anche i ragazzi, soprattutto loro. Difatti sono single. Ho avuto un fidanzato, siamo stati insieme tre anni, mi ha mollata per una provincialotta un po’ troppo piena che ama strizzarsi in abiti di due taglie inferiori alla sua . E’ sempre truccata come un clown e sfoggia improbabili chiome leonine bionde.
Ora, io mi domando e dico: possibile che abbiano fortuna solo queste fatalone tutte moine, cellulite e scarsissimo senso della misura?
Basta guardare il Grande Fratello per farsi un’idea della nostra epoca: una massa di persone disposte a tutto pur di apparire, anche a finire in vetrina. E fanno la gara a chi ha le tette più grosse, a chi è più rifatta.
Io sono maestra d’asilo, lavoro con i bambini piccoli, mi sgolo, mi spacco la schiena per un salario da fame ma sono una persona per bene.
Non indosserò i tacchi a spillo, non metterò la minigonna, né oserò vertiginose scollature. Voglio un uomo che sappia andare oltre l’apparenza, che vada al fulcro delle cose.
Non sono disposta a scendere a compromessi, costi quel che costi.
Meglio sola che male accompagnata. Che ne pensa?
Miss banalità felice di esserlo
A domanda rispondo, anche se forse non le piacerà ciò che sto per dirle. Banalità è un termine terribile. Sta ad indicare una totale mancanza di originalità. Ora, non si deve essere originali a tutti i costi ma neppure banali e per di più felici di esserlo. Quello che invece si evince, da ogni sua parola, è un certo tono aspro e sferzante. Ne ha per tutti e tutte, ha l’aria di chi sta in disparte, osserva, e spara a zero. Lei è liberissima di vestire come crede, di indossare o meno la minigonna e i tacchi a spillo ma ciò non l’autorizza a ergersi a giudice degli outfit e soprattutto della moralità altrui.
Dice: “voglio un uomo che sappia andare oltre l’apparenza”. Bene, vediamo invece cosa cercano gli uomini in una donna. Secondo le statistiche la compagna ideale deve innanzitutto essere dolce, comprensiva, femminile. Quello che invece l’universo maschile non sopporta è l’acredine, la puntigliosità a tutti i costi, la mania di perfezionismo.
Tragga lei le conclusioni che crede.
Cara amica, conclude la lettera con una sentenza che pare inappellabile: meglio sola che male accompagnata. Ma chi ha detto che il bivio debba per forza essere questo? Le consiglio di abbandonare le frasi fatte e gettarsi nella mischia. Per fortuna l’amore si nutre di imperfezioni. Quello che a lei può apparire come un difetto agli occhi di un innamorato emerge come una qualità.
Il mio ex marito aveva un dente storto. A me pareva bellissimo.
Non sono una che segue particolarmente la moda, ma ho uno stile abbastanza personale, maturato negli anni. Non amo conformarmi. Non lo faccia neppure lei e sia più lieve, soprattutto nel giudicare chi le sta intorno. Non si farà il sangue amaro e ci guadagnerà in salute. Le auguro di innamorarsi, al limite anche della persona sbagliata, di scompigliare le poche o molte sicurezze, di mettersi in gioco. La vita è un’avventura bellissima e per assaporarla a pieno è necessario rischiare, anche di essere diversi e unici.
Elvia Grazi , direttore responsabile di due mensili, copywriter, autore televisivo, scrittrice. Il suo ultimo libro ‘Lasciami contare le stelle’ Edizioni Tea sarà in libreria dal 25 ottobre .