Art & Show - Daniela Rossi, una donna alla scoperta degli eterni ragazzoni
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Art & Show – Daniela Rossi, una donna alla scoperta degli eterni ragazzoni

25/04/2014
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Daniela Rossi è  psicologa, scrittrice, giornalista.

Serve altro per potersi permettere di indagare con un buon margine di sicurezza l’animo umano?  Direi di no.

E con l’evolversi dei tempi, con i cambiamenti sociali dilaganti, il materiale d’indagine si fa sempre più interessante e apre orizzonti di scoperta che nei decenni passati sarebbero stati invece nascosti sotto il fatidico “velo pietoso”.

Daniela Rossi, per par condicio, ha voluto fermare la sua attenzione su entrambi i generi della specie umana, colti in un momento fatidico della loro esistenza, lo spartiacque dei cinquant’anni.

Età ritenuta un tempo drammatica, oggi del tutto rivalutata in quanto apre a uomini e donne nuove prospettive di vita, viene talvolta sopravvalutata e vissuta come una sorta di regresso all’”età dell’oro”, tanto da determinare tutta una serie di tipi e categorie che susciterebbero l’invidia di un provetto caratterista.

La scrittrice, con occhio un po’ clinico e un po’ ironico, ha indagato nel suo precedente lavoro, “Le Ragazzone. Vivere con stile dopo i cinquant’anni”, l’universo femminile,anticipando però nella conclusione di questo l’imminente rovescio della medaglia, che avrebbe messo in discussione l’altra metà del cielo.

E dunque puntualissimo è arrivato nelle librerie “I Ragazzoni. Vivere con grinta dopo i 50 anni”, nel quale sono gli uomini a doversi riconoscere in uno dei trentanove modelli proposti.

Sarebbe forse meglio dire a evitare di riconoscersi, in quanto essere un Egocentrico, un Ipocondriaco, un Padre rammollito, un Sociopatico o quant’altro Daniela identifichi non è certo il sogno di ogni uomo, ma questi Ragazzoni, spesso con un matrimonio finito e dei figli grandi, sono un prodotto dell’evoluzione della specie, sono quelli che non si rassegnano alla decadenza come i loro coetanei, ma lottano per rimanere giovani, combattendo contro ogni forza di gravità che fa precipitare verso il basso ogni fibra del loro corpo.

Impietosa, l’autrice?

Forse sì, ma equamente, in quanto non ha di certo risparmiato il medesimo trattamento alle cinquantenni che vogliono rimanere femmine il più a lungo possibile, lottando strenuamente contro ogni legge di natura.

Daniela Rossi rende volutamente caricaturali questi maschi contemporanei, ma solo per spirito squisitamente terapeutico: chiunque si possa riconoscere anche in uno solo degli aspetti da lei citati, sorriderà di se stesso ma si premurerà di correggere il tiro, sinchè è in tempo.

Il lettore che invece si adirerà con lei non meriterà comprensione, perché il vero cinquantenne d’assalto è colui che ha imparato a sorridere e a volte anche a ridere di se stesso, perché la vita gliel’ha insegnato con molta fatica.

Lì sta il giusto mezzo, per Ragazzone e Ragazzoni, lì sta il compito più arduo per qualsiasi psicologa scrittrice, far sì che ci accettiamo come siamo e soprattutto come i nostri primi cinquant’anni ci hanno portato ad essere.

Daniela Rossi ci aiuta a farlo, con la giusta dose di simpatia e ironia.

Autore: Daniela Rossi

Titolo: I Ragazzoni. Vivere con grinta dopo i 50 anni.

Editore: Red@zione

Pagg. 94, euro 12,00

Immagine copertina di Taryn Elliott https://www.pexels.com/it-it/foto/relax-libri-rilassante-bagno-4426554/

Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

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  • […] eterni bambinoni, alcuni di loro trasformano la vita in un gioco perenne, credendo di essere approdati sull’Isola Che Non C’è. Dal canto loro le donne, incapaci di mettere a tacere al momento opportuno il loro accentuato istinto materno, spesso si adagiano in questa situazione e accettano l’accudimento di questi personaggi che svolazzano nella quotidianità, si spera almeno senza tutina verde. Ma poi i Peter Pan crescono e diventano uomini, lasciano alle loro spalle i decenni della totale spensieratezza e si trovano, loro malgrado, a rappresentare la generazione degli -ANTA. […]

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