Chiara Valerio, l’assordante silenzio della vita di paese
Chiara Valerio, eclettica scrittrice, curatrice editoriale, direttrice artistica e conduttrice radiofonica, è nata a Scauri.
Poco più di settemila anime residenti, ma una cifra decuplicata durante la stagione turistica balneare.
Una indicazione topografica di scarsa rilevanza, di per sé, se non fosse che Scauri è protagonista del romanzo di Chiara Valerio “Chi dice e chi tace”.
Finalista all’ultimo Premio Strega, mescola e condensa elementi del romanzo giallo e di quello psicologico, introspettivo.
L’autrice, grande amica di Michela Murgia, è nota per la paradossale lettera d’addio ai funerali dell’amica, impostata esclusivamente al tempo futuro.
Un futuro che esula invece dal romanzo, legato al passato, agli anni Novanta e alle loro radici nei Settanta.
Un luogo, un’identità
Nelle note finali del romanzo Chiara Valerio opera un distinguo netto fra ciò che è reale e ciò che è finzione letteraria.
Difficile, però, operare questa separazione in corso di lettura.
Non è solo il fatto che nella sua piccola identità Scauri sia abbondantemente descritta, ma anche il fatto che l’autrice ne abbia già fatto una protagonista.
Nell’audiolibro “Spiaggia liberi tutti” (2019) la grazia del vivere in provincia emerge nel mare che è la sua unica ricchezza, nel suo essere luogo non-luogo, ma il luogo obbligato della nostalgia di chi ci è cresciuto.
Di questi caratteri solo uno, l’ultimo, è una prepotente costante dell’ultimo romanzo.
Ne è la testimonianza Lea Russo, avvocato, che dopo l’inevitabile distacco giovanile è tornata a Scauri per aprire il suo piccolo studio.
Non se ne andrebbe mai, come anche suo marito Luigi, il professore, anche se in un piccolo paese a volte pare di soffocare.
E’ il luogo dove tutti sanno tutto di tutti, ma il silenzio è la cifra costante, un silenzio a volte così assordante da generare vertigine.
La vita quotidiana è sempre sotto la lente d’ingrandimento, oggetto di giudizi non richiesti e ipotesi improbabili.
E’ il destino di chi vive nei paesi, dove l’immobilità della superficie nasconde gorghi mortali.
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La straniera di Chiara Valerio
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C’è anche chi in un paese come Scauri decide di trasferirsi arrivando da un altrove molto diverso.
Negli anni Settanta fu così per due donne, Vittoria e Mara, forse madre e figlia o forse qualcos’altro mai definito.
Mara è più giovane, accudisce animali ed è messa in ombra dall’altra donna.
Vittoria è la vera protagonista del cambiamento operato nel piccolo paese chiuso nel patriarcato.
Dal fascino magnetico, ammaliante e seducente, lavora in farmacia, conosce erbe e piante di ogni tipo, acquista casa e barca, aiuta chiunque ne abbia bisogno, gioca e vince a carte al dopolavoro ferroviario.
Un qualcosa di mai visto e di travolgente.
Una straniera che ha conquistato la fiducia ma di cui non si sa nulla, se non ciò che appare alla vista.
Le sue magie curative non spaventano ma salvano, la sua casa è sempre aperta a tutti, la sua risata contagiosa sembra fugare la negatività.
Vent’anni sono scivolati in questo modo, un alternarsi di stagioni estive dense di turisti sulle spiagge e sul lungomare e di inverni tristi e solitari.
E poi all’improvviso Vittoria muore, lei che nuotava benissimo affoga nella sua vasca da bagno, nella sua casa che tutti chiamano da anni Costantinopoli.
Un drammatico incidente, dicono.
Ma Lea Russo, l’avvocato non insensibile al fascino di Vittoria, non ci crede.
E’ successo qualcosa e forse qualcuno sa più di ciò che dice di sapere, ma tace.
Tanti spunti nelle pagine di Chiara Valerio
Del genere noir, del poliziesco, del thriller in questo romanzo c’è solo la parvenza.
Ciò che conta di più è il variegato sovrapporsi delle identità che si adeguano ai diversi contesti.
Al centro di tutto Vittoria e Lea e la convinzione di quest’ultima di aver saputo e capito troppo poco per venti lunghi anni.
Un episodio di bullismo giovanile consumatosi sulla spiaggia scatena altri dubbi, lega situazioni apparentemente slegate tra loro.
Ne sono stati protagonisti un ragazzo di Scauri e uno di Roma, il provinciale e il vacanziere.
Se ne occupa Lea, in competizione dialettica e oratoria con l’anziano avvocato Pontecorvo di Roma, di cui il ragazzino romano di buona famiglia è nipote e cliente.
Ma c’è di più, perché il giorno dei funerali di Vittoria Pontecorvo e altri eleganti e signorili membri della famiglia si presentano in chiesa.
Che legame c’era con Vittoria? Chi sono?
Lea, che per sua deformazione deve sempre capire, arrivare a risposte soddisfacenti, si fa carico di queste e tante altre domande in nome dell’amicizia con Vittoria.
La quale, secondo lei, non è stata affatto vittima di un incidente.
Domande, percorsi e risposte
Le strade che Lea deve percorrere sono molte e non sempre lineari come la via Appia che attraversa Scauri.
Al verbo dovere si sostituisce volere, caparbiamente voler andare oltre il taciuto e il sommerso.
Occorre risolvere la questione dei ragazzi, della denuncia contro il presuntuoso ragazzino romano difeso da Pontecorvo.
Una questione non facile, in bilico tra giustizia e accomodamento.
Possono i soldi, tanti soldi, offerti da Pontecorvo per cancellare l’atto violento?
I principi etici superano gli interessi più biechi, il luccicare del denaro?
Per quanto disturbante questo sarebbe solo lavoro, ma diventa molto di più quando Lea scopre il vero rapporto tra Vittoria e Pontecorvo.
Il tarlo della ingiustificabile morte dell’amica continua a roderla e ciò che scopre mette in crisi anche la sua identità di donna e di moglie.
L’autopsia è stata fatta in modo adeguato?
Basta l’acqua presente nei polmoni a liquidare la questione?
La Lea di Chiara Valerio è una donna caparbia, nessuna pace interiore se le risposte non soddisfano.
Se non basta Scauri per capire, si va a Roma a cercare una verità tanto necessaria quanto dolorosa.
Giorno dopo giorno il paese e i suoi abitanti cominciano a mostrarsi sotto una luce nuova, si scopre che dare per scontato è sempre un errore di valutazione.
Si viene a conoscere una nuova Vittoria che no, non è morta solo per una fatalità.
Si scopre chi è ma soprattutto chi è stata Mara e perché Vittoria aveva lasciato a Roma la sua vita precedente con un taglio netto.
Si sa infine di non aver mai saputo realmente niente, di essere vissuti in un piccolo paese dove ciò che non è detto non esiste.
Ma dopo il passaggio e la morte di Vittoria niente potrà più essere come prima.
Il libro
AUTORE : Chiara Valerio
TITOLO : Chi dice e chi tace
EDITORE : Sellerio Editore
PAGG. 288 EURO 15,00 (versione eBook euro 9,99; disponibile in versione audiolibro)