Agosto non è crudele. È feroce. Si presenta come un mese del passato e ti costringe a ricordare. Ferocemente smette di essere tutto ciò che era (Roberto Saviano)
Per godere del mese in tutta la sua compiutezza, Lo scaffale di agosto 2021 vi suggerisce libri in uscita e novità editoriali che possano essere per voi una squisita compagnia.
Grazia Scanavini, Ho fatto la cam girl, Edizioni Effetto

Gaetano Penocchio, Pandemia e pandemie da salto di specie, Academ Editore
La “questione pandemia”: emergenza o convivenza? È possibile che il futuro possa obbligarci ad una sorta di coesistenza, o almeno di coabitazione, con sempre più “ravvicinate” e rinnovate crisi sanitarie pandemiche. Un’eventualità e un’ipotesi allarmanti e preoccupanti, ora che è di dominio pubblico il fatto che una volta superata l’emergenza da Covid-19, il domani potrebbe rivelarsi altrettanto complicato, con altri virus pronti a diventare pericolosi, pure se la scienza ha le armi giuste per prevenire e combattere. L’uomo ha stravolto l’ambiente, è un fatto, creando terreno fecondo per infezioni emergenti. Ed è chiaro che, intanto, bisogna porre urgente rimedio a questa situazione, a cominciare dal “comunicarla”, dal farne conoscere entità, gravità e urgenza. Dominatore incontrastato dell’ecosistema, l’essere umano lo ha aggredito con violenze di ogni tipo, generando campo fertile per infezioni zoonotiche. Davanti ad una situazione così complessa, oltre il compito fondamentale di studio, prevenzione e cura esercitato dai Virologi, si evidenzia quello altrettanto determinante della Medicina veterinaria, accanto a quello della Medicina generale e chirurgica, e poi a quello degli Scienziati dell’ambiente. Tutti uniti, per porre rimedio all’attività distruttiva dell’uomo e cambiare il suo destino impedendo ai virus nuovi salti di specie e relative conseguenze, in un’ottica di salute unica in cui il benessere dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, si confondano e completino.
Roberto Barbolini, Pesca al cantautore in Emilia e altre storie in vinile, Oligo editore
Un romanzo di formazione, o di deformazione, scandito da narrazioni di diverso respiro, dal racconto lungo al breve frammento, che tramite personaggi e situazioni ricorrenti disegna il ritratto ironico e dolente d’una “generazione di sconvolti” perduti fra le nebbie della provincia e l’incipiente globalizzazione. La colonna sonora affonda nell’era beata dei dischi in vinile: dai Beatles ai Nomadi, dagli Stones all’Equipe 84 e ritorno. Barbolini insegue i suoi eroi fino al nostro disilluso presente, in cui i miti che li animavano si sono trasformati in feticci. Ma vale davvero la pena d’imbarcarsi con lui a pesca di cantautori sul delta del Grande Fiume, all’insegna d’un “grottesco padano” di sarcastica vitalità.
Marco Amerighi, Randagi, Bollati Boringhieri
A Pisa, in un appartamento zeppo di quadri e strumenti musicali affacciato sulla Torre pendente, Pietro Benati aspetta di scomparire. A quanto dice sua madre, sulla loro famiglia grava una maledizione: prima o poi tutti i Benati maschi tagliano la corda e Pietro – ultimogenito fifone e senza qualità – non farà eccezione. Il primo era stato il nonno, disperso durante la guerra in Etiopia e rimpatriato l’anno dopo con disonore. Il secondo, nel 1988, quello scommettitore incallito del padre, Berto, tornato a casa dopo un mese senza il mignolo della mano destra. Quando uno scandalo travolge la famiglia, Pietro si convince che il suo turno è alle porte. Invece a svanire nel nulla è suo fratello maggiore Tommaso, promessa del calcio, genio della matematica e unico punto di riferimento di Pietro; a cui invece, ancora una volta, non accade un bel niente. Per quanto impegno metta nella carriera musicale, nell’università o con le ragazze, per quanto cambi città e nazione, per quanto cerchi di tagliare i ponti con quel truffatore del padre o quella ipocondriaca della madre, la sua vita resta un indecifrabile susseguirsi di fallimenti e delusioni. Almeno finché non incontra due creature raminghe e confuse come lui: Laurent, un gigolò con il pallino delle nuotate notturne e l’alcol, e Dora, un’appassionata di film horror con un dolore opposto al suo. E, accanto a loro, finalmente Pietro si accende. Con una trama ricca di personaggi sgangherati e commoventi, e una voce in grado di rinnovare linguaggi e stili senza rinunciare al calore della tradizione, “Randagi” è un romanzo sulla giovinezza e su quei fragilissimi legami nati per caso che nascondono il potere di cambiare le nostre vite. Un affresco che restituisce tutta la complessità di una generazione: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.
Susie Yang, Ivy, Neri Pozza Editore
Ivy Lin è una ladra e una bugiarda insospettabile. Ha l’aspetto di un’esile ragazza asiatica dagli occhi bellissimi, ma sostituirebbe volentieri sè stessa con una versione bionda con gli occhi azzurri. Ivy Lin è, infatti, una ladra e una bugiarda perchè non vuole essere quella che è, una ragazza asiatica negli Stati Uniti d’America. Non vuole la stessa vita di sua nonna Meifei, un’esistenza governata da noia e da regole ferree. Soprattutto, non vuole un marito buono soltanto a procurare un visto ai parenti o una vita rispettabilmente mediocre ai suoi. Quando conosce Gideon Speyer, un rampollo di sangue blu del New England, Ivy crede di aver trovato una via d’uscita al suo mediocre destino. Gideon non è come Roux Roman, lo sfrontato ragazzo rumeno che affronta la vita a muso duro e che, con quell’aria da cattivo ragazzo, la attrae irresistibilmente. Gideon ha il successo scritto nei geni, è un giovane bianco destinato a un dottorato a Stanford e ad avere il cognome in qualche lista annuale di Forbes. Ma Ivy, dalla sua, ha la furbizia della nonna Meifei, quell’abilità mimetica, quella propensione a fingere tipica di chi non ha niente e vuole tutto. Così, anni dopo, durante una vacanza trascorsa in un lussuoso cottage degli Speyer, Ivy esercita le sue arti e, tra cene eleganti e gite al mare, riesce a farsi accettare da Gideon e dal suo clan. Ma proprio mentre sta per avere quello che ha sempre desiderato, il passato riaffiora, minacciando la vita quasi perfetta per cui ha lavorato così duramente.
Ricardo Moreno Castillo, Breve trattato sulla stupidità umana, Graphe.it
Che cos’è la stupidità e come si manifesta? Come possiamo evitare quella degli altri e (ancor più) quella che, in percentuali variabili, alberga in ognuno di noi? Il tema dell’insipienza umana – della sua natura, del rapporto che intrattiene con la cattiveria e l’infelicità – si dipana in questo breve saggio dall’impianto gustosamente filosofico: l’autore espone le proprie considerazioni con un andamento che occhieggia ai trattati di qualche secolo fa, con grazia e buona scrittura, e con argomentazioni sostenute dalle massime dei pensatori di tutte le epoche. Universale nei concetti ma non priva di attenzione ai dilemmi del mondo contemporaneo, questa lettura ha il potere di suscitare il dubbio e incoraggiarci al più robusto degli antidoti all’idiozia: la cultura.
Laura Freudenthaler, Anne e i fantasmi, Voland
Nel corso del suo anno sabbatico, che intendeva trascorrere a suonare il piano e a completare la stesura di un manuale di musica, la vita della cinquantenne Anne subisce un brusco cambio di rotta. Abbandonati hobby e abitudini, di giorno vaga per le strade e di notte scrive le proprie osservazioni in un taccuino. L’appartamento dove ha vissuto con Thomas per oltre vent’anni le va sempre più stretto, anche perché l’uomo sembra ogni giorno più assente. Anne sospetta un tradimento del marito e la presunta amante le appare come un fugace fantasma sussurrante… Una storia di gelosia e passione, una rivisitazione innovativa del tema classico del triangolo amoroso, l’intenso ritratto di una donna in un mondo di immagini allo specchio e doppifondi dove i confini tra realtà e illusione sfumano lentamente.
Diana Evans, La geometria delle coppie, Einaudi
Michael non si sente piú desiderato, ma vuole salvare il proprio matrimonio perché ama ancora Melissa, come tredici anni fa. Melissa vorrebbe tornare a essere la donna che era prima di sposarsi e ha paura di essersi persa, dopo due bambini. Damian ha un lavoro frustrante e sogna di fare lo scrittore, di conquistare Melissa, di scappare dalla provincia. Stephanie, sua moglie, vorrebbe soltanto vivere con serenità la sua esistenza di casalinga e madre. Sono due coppie come tante che passeranno un anno ad avvicinarsi e allontanarsi, soffrire e amarsi.
Arianna Lombardelli, L’equazione della colpa, Mondadori
Arianna è cresciuta a Bari, si è trasferita a Roma dove si è laureata in Matematica, si è sposata, ha avuto due figli. Ma in realtà – se ne accorge ora – è sempre rimasta ferma, forse non è mai partita. Ha vissuto confidando che ogni traguardo superato equivalesse a un nuovo inizio, un esordio di felicità. È stata figlia, sorella, poi moglie, e madre: attenta a rispondere alle aspettative che quei ruoli implicavano, con la sensazione di non aver mai inciso la scorza della realtà per assaporarla davvero, per capire che gusto ci sentiva lei. E ora? Come mettere in discussione un’esistenza in cui non si riconosce più, quando altre vite sono intrecciate alla sua? Il senso di colpa le stringe la gola e lei cerca una soluzione tra le ferree regole matematiche in cui si è sempre sentita serena. Durante le sedute di analisi, Anna scopre la fatica di trovare la propria voce, a tratti scomoda, ingombrante. Il desiderio di essere quella voce mai ascoltata riaccende delusioni, senso di fallimento, paura. Ma anche la consapevolezza che gli errori che ha commesso sono lei: se non si lascia paralizzare dal senso di colpa e dalla contemplazione delle macerie da lì può ripartire.
Anne De Pomereu, Elogio della memoria, Mondadori
Sebbene dall’invenzione della scrittura, della stampa, fino alla rivoluzione digitale, la tendenza a delegare a supporti esterni abbia compromesso la nostra capacità di memorizzare, la memoria non è una funzione cognitiva obsoleta di cui presto potremo fare a meno. Oggi più che mai, per non subire passivamente il flusso incessante di informazioni disponibili sui nostri cellulari e computer e selezionare in modo intelligente quelle importanti, abbiamo bisogno di potenziare le tecniche mnemoniche. È la memoria infatti a dare valore e significato a ciò che impariamo, e a guidare il nostro rapporto con il mondo: ci avvicina a noi stessi e agli altri. Poter fare affidamento su conoscenze di cui siamo certi rafforza la nostra autostima e ha un effetto antidepressivo. Stimola l’immaginazione, potenzia l’attenzione e ritarda il processo di invecchiamento. E, nell’era della distrazione, ci aiuta a vivere meglio. L’autrice, specialista in metodologie dell’apprendimento, ci guida in queste pagine alla scoperta dei segreti della memoria alla luce delle più recenti rivelazioni nel campo delle neuroscienze cognitive. Grazie a consigli pratici e semplici, rafforzeremo la nostra capacità mnemonica e saremo in grado di ritrovare quella sicurezza in noi stessi che, tra «vuoti di memoria» e parole «sulla punta della lingua», talvolta vacilla.