Apriamo Lo scaffale di marzo 2021 ricordando che questo mese (Martius in latino) deriva il suo nome da Marte, il dio romano della guerra, poiché era proprio nel mese di marzo che in genere iniziavano le guerre.
La guerra che noi oggi stiamo combattendo contro un nemico subdolo perchè invisibile ai nostri occhi non ci deve vedere arresi, né sconfitti: l’arrivo della primavera sia come una ventata di fiducia e speranza in un domani migliore.
Marzo: mese di attesa.
Le cose che ignoriamo
Sono in cammino.
(Emily Dickinson)
Stefano Erzegovesi, Le verdure in quindici passi, Mondadori
Un famoso medico nutrizionista ci propone un patto di alleanza con le verdure, troppo spesso dimenticate sulle nostre tavole. L’autore suggerisce uno sguardo nuovo e stimolante sulle infinite risorse del pianeta vegetale, aggiungendo un importante tassello all’opera di divulgazione incentrata sul legame fra cibo e salute psicofisica. L’approccio ideale è l’empatia: per sfruttare le loro virtù benefiche e insieme esaltarne le qualità a tavola occorre «mettersi nei loro panni», conoscerne natura e «carattere», rispettare stagionalità e tempi di raccolta, luoghi e sistemi di coltivazione e di conservazione. Con uno stile appassionato, coinvolgente e ironico, capace di dosare rigore, metodo e creatività, l’autore ci accompagna in un cammino inconsueto alla scoperta del mondo delle verdure, senza mai rinunciare al sostegno della documentazione scientifica. Quello che ci propone non è solo un’antologia di ricette tradizionali, è anche un saggio sulla ricchissima biodiversità delle colture italiane.
Andrea Maggi, Conta sul tuo cuore, Giunti editore
Un libro rivolto agli adolescenti, perchè si vedano fotografati nel loro modo di vivere. Una storia sulla bellezza e sulla fragilità dei ragazzi, alla continua ricerca di muri da abbattere ma anche di esempi da seguire. Un mondo, il loro, messo in scena senza filtri, con le sue infinite contraddizioni raccontate senza alcun giudizio. Pedro il ribelle, Valentina l’influencer, Marta la cinica, Andrea il ragazzo più antipatico dell’universo e ancora l’intrigante Anita, Roberta, Silvia, Casamassima, Paola, Renzo e Chiara sono studenti del quinto anno di un liceo classico in una piccola città del nord Italia. Tutto ha inizio a lezione, quando un bigliettino intercettato dal professore di Lettere Roberto Elpidi scatena un dibattito, da cui emerge che nessuno dei ragazzi sa chi è veramente, né si è mai posto il problema di interrogarsi al riguardo. Così il prof tenterà di spiegare loro l’esortazione di Socrate, Conosci te stesso, ma in un modo del tutto originale. Organizzerà un ritiro in un rifugio di montagna, lontano dalle comodità cittadine. Lassù, isolati dal mondo e costretti a vivere fianco a fianco per un mese intero, dovranno appianare le loro divergenze senza potersi rintanare nei social. Si dedicheranno a trovare se stessi fra innamoramenti improbabili, segreti inconfessabili, tradimenti dolorosi e potranno contare solo sull’amicizia.
Piero Trellini, Danteide, Bompiani
Che vita ha avuto Dante? In quali esistenze si è imbattuto? Per provare a sfiorare un brandello di verità occorre fare un esperimento: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Tentare, dunque, di vivere le vite degli altri. Piero Trellini ama le sfide e conduce la sua indagine raccogliendo tasselli in apparenza molto distanti tra loro, provenienti dai campi del sapere più disparati: saggi, analisi e studi di storiografia, demografia, biologia, climatologia, retorica, genealogia, iconografia, sviluppi urbani, oltre che di storia economica e agraria. L’intreccio di tutti questi dati compone un grandioso mosaico finale e porta l’autore a una conclusione: il mondo di Dante era incredibilmente piccolo, ma con il suo genio riuscì a trasformarlo in una storia universale.
Massimo Spattini, La dieta antivirus, Edizioni Lswr
Il dottor Spattini, Medico Chirurgo – Specialista in Medicina dello Sport e Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica – ci spiega cosa fare per potenziare il nostro sistema immunitario .La primavera è alle porte e noi iniziamo a fare i conti con le conseguenze di un anno trascorso in casa, in cui ci siamo lasciati tentare dai peccati gola e in cui abbiamo stretto amicizia con il divano. Come possiamo migliorare la situazione, puntando a potenziare il nostro sistema immunitario? Perché un sistema immunitario forte può aiutarci a combattere molte malattie virali (come il Covid-19) e degenerative. “Il nostro sistema immunitario va potenziato con la giusta alimentazione e allenamento”.
Cristina Dell’Acqua, Il nodo magico -Ulisse, Circe e i legami che ci rendono liberi, Mondadori
Possono i legami renderci liberi? Sì, se sono fatti di nodi magici, direbbe Omero. Per pochi istanti, in pochi versi dell’Odissea, Omero ci presenta un vero nodo ed è quando Arete, madre di Nausicaa e regina dei Feaci, dona a Ulisse, prima del suo ultimo viaggio verso Itaca, uno scrigno pieno di tesori e lo prega di legarlo saldamente con un nodo. Quello che Ulisse esegue è un nodo che gli ha insegnato molti anni prima la maga Circe. C’è quindi da scommettere che si tratti di un nodo magico. Il nodo di Circe non è un nodo qualsiasi, è femminile, perché si scioglierà grazie alle donne incontrate, è desmòs, dal verbo deo che significa legare, poikilos, complesso, come è la vita, colorato, variopinto, come sa renderlo la maga. Il nodo è l’essenza dei legami profondi. È una saldatura, invisibile. Ci tiene stretti all’altro, ma non è prigione. I legami veri non possono che essere un dono di libertà, di cura, di attenzione, di ascolto dell’altro. Questo libro parla dunque di Ulisse e dei suoi legami. Al pari di Ulisse, tutti noi siamo le nostre relazioni. L’autrice torna a sondare il mondo classico a caccia di domande e risposte che illuminino anche il nostro presente.
Kawamura Genki, Non dimenticare i fiori, Einaudi

Pierre Martin, Madame le commissaire e l’inglese scomparso, BEAT

Francesca Mannocchi, Bianco è il colore del danno, Einaudi

André Aciman, L’ultima estate, Guanda

Michela Murgia, Stai zitta, Einaudi
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.