Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,
arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
6le porche con sua marra pazïente;
chè il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s’ode
il suo sottil tintinno come d’oro.
(Giovanni Pascoli)
L’autunno che avanza, il lento progredire del tempo nella vita contadina animano i versi di Giovanni Pascoli legati al mese di novembre.
Lo scaffale di novembre 2021 vi propone dieci nuove letture, alle quali si aggiunge l’invito a rileggere tutte le poesie di Pascoli, attraversate dal limpido sguardo del suo fanciullino.
Enrico Mariani, Calore umano e movimento fisico, EDILIBRI
Camminare in un parco, nuotare in un mare tranquillo, pedalare lungo un viale alberato, oppure ritrovarsi con gli amici per una partita a calcetto. Una produzione costante di calore unisce tutte queste attività motorie. Lo sport ha un’anima? Ogni gestualità sportiva nasconde scenari di inaspettata bellezza: il calore di un abbraccio dopo il traguardo, dopo un gol o una meta, dopo tanta fatica vissuta e condivisa fin dentro ogni fibra dei propri muscoli. Il calore dell’anima può fecondare il calore fisico e stimolare le forze di salute, contro la paura e la freddezza interiore che scatenano effetti negativi fino a livello corporeo. Un altro fattore fondamentale che vale per tutti, dal sedentario più tenace allo sportivo più accanito, è un’alimentazione sana e consapevole che favorisca e armonizzi il connubio di calore e movimento: ecco perché alimentazione e movimento fisico sono i due pilastri della nostra salute.
Elena Tee, Consigli da amica, EPC Editore
La bellezza trasmessa da un gesto gentile, da un viso radioso, da una conversazione eloquente, da una mano curata, da un abito bello, da un biglietto scritto a penna o da una casa accogliente, è di considerevole importanza; è un marchio distintivo della donna. La cura personale, la consapevolezza di sé e il sapersi comportare, rappresentano le colonne portanti del fascino femminile. In Consigli da amica, l’autrice svela in maniera confidenziale le regole più importanti per imparare a diventare la versione migliore di noi stesse. Femmine nasciamo, donne diventiamo. (Imparando.)
Emilia Guberti e Daniele Nucci (a cura di), Frutta e Verdura: 100 ricette per la Salute Umana e del Pianeta, CULTURA E SALUTE EDITORE PERUGIA
Il volume si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’Opinione pubblica sull’importanza di frutta e verdura, il cui consumo è insufficiente rispetto alle raccomandazioni. La Società Italiana di Igiene vuole sottolineare l’importanza di frutta e verdura per una dieta salutare e sostenibile per il Pianeta, in coerenza con “Healthy Diets from Sustainable Food Systems” dell’Agenda ONU 2030, il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 ed i contenuti della Giornata Mondiale dell’Alimentazione FAO. Esse sono fondamentali per contrastare le malattie non trasmissibili ed in grado di condizionare potentemente anche l’esito di patologie infettive, come dimostrato nella recente pandemia virale e, allo stesso tempo, concorrere al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Tutto questo offrendo elementi culturali e pratici per favorire comportamenti proattivi per la propria ed altrui salute alimentare e nutrizionale, coniugandola con altre dimensioni in grado di influenzare la qualità della vita dei cittadini: sostenibilità, convivialità, gusto.
Liesl Clark e Rebecca Rockefeller, NON COMPRARE NIENTE!, Edizioni Il Punto d’incontro
Nel 2013 Liesl Clark e Rebecca Rockefeller hanno lanciato un progetto ambizioso e all’avanguardia, il Buy Nothing Project, senza nemmeno immaginare il successo mondiale che avrebbe avuto. Oggi ci sono migliaia di gruppi Buy Nothing in tutto il pianeta, che vantano oltre un milione di membri e decine di migliaia di volontari molto attivi. Il Buy Nothing Project si ispira all’economia del dono, in cui le persone condividono e mettono in comune le risorse, per imparare ad acquistare di meno e aumentare lo scambio di prodotti e risorse tra vicini, così da limitare gli sprechi e l’accumulo di oggetti inutili in casa, pur senza farsi mancare nessuna comodità. Il programma in 7 punti del libro aiuta a fare spazio in casa senza riempire le discariche, a fare acquisti in modo più ponderato, abbandonando la necessità di comprare cose nuove. Ricco di suggerimenti pratici, tra cui “i 50 articoli che non devi mai acquistare”, stimola a ripensare al motivo per cui si fanno acquisti e ad abbracciare una mentalità “salva-spazio”, per risparmiare denaro, dare una mano al pianeta e condividere di più.
Aldo Dalla Vecchia, In nome di Maria – L’era defilippica della tivù, Graphe.it edizioni
Nella storia quasi settantennale della televisione italiana, Maria De Filippi costituisce un’eccezione e un unicum per una serie di ragioni oggettive: presentatrice, autrice, produttrice dei propri programmi (e non soltanto quelli); in onda tutti i giorni della settimana nell’intera stagione tivù (e in orari diversi), con una serie di appuntamenti diventati tra i più longevi e amati del palinsesto, da Amici a C’è posta per te, passando per Uomini e Donne; sulla cresta dell’onda ininterrottamente da tre decenni (il suo debutto in video è nel 1992 con il talk Amici, il sabato pomeriggio su Canale 5). In occasione delle sue prime 60 primavere, e alla vigilia dei 30 anni dal debutto, In nome di Maria ripercorre la carriera, unica non soltanto in Italia, di una “presentatrice per caso” che è diventata la regina del piccolo schermo, senza se e senza ma: dal debutto in un programma di cui era autrice (la prima edizione era presentata da Lella Costa), fino all’attuale, inscalfibile status di Queen Mary, alla guida di un regno che non conosce tramonto, come chiarisce il sottotitolo di questo saggio: L’era defilippica della tivù.
Jonathan Franzen, Crossroads, Einaudi
Sono i giorni dell’Avvento dell’anno 1971, a New Prospect, Chicago, ma la famiglia Hildebrandt non sembra ansiosa di festeggiare il Natale. Russ, pastore di una chiesa locale, desidera un unico regalo: passare qualche ora in compagnia di Frances Cottrell, una giovane, adorabile parrocchiana che mette a dura prova la sua fede e il suo matrimonio. Sua moglie Marion sa che i tempi turbolenti non garantiscono la stabilità coniugale, e teme che i brutti segreti che ha sempre nascosto a Russ stiano per venire a galla. Rifiutando il pacifismo del padre, Clem, il figlio piú grande, vuole partire volontario per il Vietnam, non perché non sia lui stesso pacifista, ma perché non sopporta di essere un ragazzo bianco privilegiato. Sua sorella Becky, la ragazza piú popolare della scuola, sta cercando di attirare l’attenzione di Dio e insieme quella di un giovane cantante folk, Tanner Evans, il primo che a New Prospect si è fatto crescere i capelli e ha iniziato a indossare pantaloni a zampa d’elefante. Per impressionare Tanner e irritare suo padre, Becky è entrata in un gruppo giovanile, Crossroads, animato da un altro pastore, Rick Ambrose, figura carismatica e manipolatrice, e bestia nera di Russ. Del gruppo fa parte anche il terzo figlio, Perry, un adolescente problematico e geniale, che per Natale ha deciso di smetterla per sempre con la marijuana e diventare un bravo ragazzo: ma non sempre i buoni propositi producono i risultati voluti. Da Natale fino alla Pasqua successiva, ognuno degli Hildebrandt sognerà per sé una vita diversa, un nuovo amore o un antico amore ritrovato, o una qualche sostanza stupefacente che metta a tacere i campanelli d’allarme. Il matrimonio di Russ e Marion era iniziato vent’anni prima, per entrambi nel segno della rinascita dopo una caduta. Ora un’eredità sgradita, scritta nei geni, chiede d’essere riscossa, riducendo in cenere sogni e speranze.
Chiara Gamberale, Il grembo paterno, Feltrinelli
Nel corso di una notte fatale, che segnerà per sempre il destino di tutti, Adele, abbracciata a Frida, sua figlia, torna come in un sogno al paese di provincia dove è nata, marchiata da un soprannome, Senzaniente, che è pesato sulla sua famiglia perfino dopo che il padre, Rocco, ha sfidato la miseria e conquistato il benessere. La storia fra Adele e Nicola, il pediatra di Frida – l’uomo di cui si è innamorata e con cui l’intesa inizia a vacillare -, s’intreccia allora alla storia di Adele e suo padre, in una spola sempre più serrata fra passato e presente, dove quello che ci è stato tolto quand’eravamo bambini rischia di diventare l’unica misura di quello che chiederemo al mondo. Mentre nessuno dei personaggi indimenticabili di questo romanzo riesce a tenere stretto quello che è convinto di desiderare, l’intrinseca violenza delle relazioni si mescola alla loro intrinseca dolcezza. E una televisione sempre accesa si prende gioco dello sforzo di tutto di credere alla proprio esistenza.
Domenico Starnone, Vita mortale e immortale della bambina di Milano, Einaudi
C’è un bambino sognatore, sempre affacciato alla finestra. La nonna sfaccenda in cucina, e ogni tanto butta un occhio a guardarlo. Lui invece fissa sedotto il balcone del palazzo di fronte, dove la bambina dai capelli neri danza la sua danza temeraria. Per un amore cosí, un ragazzino ardimentoso può spingersi a prodezze estreme, duelli all’ultimo sangue, addirittura a parlare l’italiano. Sarà la nonna – che per lui ha un’adorazione smisurata – a vegliare sulle sue millanterie, seduta nel cantuccio della cucina. Lei non ha dimestichezza con le parole, ma non difetta di fantasia. Quando, forte della sua lunga vedovanza, gli racconta della fossa dei morti, scolpisce immagini indelebili nella mente del nipote. Da bambini si può essere tutto. L’esploratore o il mozzo, il naufrago o «il caubboi», Ettore o Ulisse. Da bambini ci si può innamorare guardando il balcone tutto celeste del palazzo davanti, o credere di aver trovato la fossa dei morti proprio dietro l’aiuola del cortile, da dove si sentono salire inequivocabili tonfi sinistri.
Simonetta Robiony, Elogio della nonna, Fefè editore
Robiony è nata a Napoli e vissuta a Roma, ma con lunghe vacanze sul golfo, fin da bambina, a casa dell’adorata nonna. Questo “Elogio della nonna” è nato a posteriori, dal confronto tra le infinite riflessioni sulla questione femminile fatte con il gruppo Se non ora quando? in cui ha sempre militato e la figura della sua nonna, donna autonoma, forte, decisa, indipendente, anche se all’epoca non poteva votare, né divorziare, né firmare col suo cognome da ragazza. Un incontro che ha prodotto un racconto di grande fascino letterario, storico e sociale.